MONCRIVELLO. (d.g.) Il titolare del Brikò ritenne di amatorio il giornalino distribuito dal gruppo a ne 2012.
Si è concluso con un’ordinanza di archiviazione, firmata dal giudice per le indagini preliminari Gianluca Massaro, il procedimento penale nato nel gennaio 2013 a seguito di una denuncia-querela per diffamazione presentata da Giorgio Roggero, presidente del consiglio d’amministrazione della Novax spa (titolare e proprietaria del marchio “Brikò”), nei confronti di Piero Santià, Franco Aimaro, William Corio, Manuela De Martis, Domenico Ferraro, Pierangelo Follis, Sandra Santagiuliana e Bruno Velasco, membri del gruppo “Rinnovo per Moncrivello”.
Nel dicembre 2012 venne diffuso in paese un volantino/giornalino, redatto da “Rinnovo per Moncrivello”, in cui erano contenute affermazioni riguardanti il Brikò. Roggero le ritenne «gravemente diffamatorie e lesive dell’immagine della società» da lui rappresentata, «in quanto vengono addossati a questa, ed implicitamente anche alle persone fisiche che la rappresentano, comportamenti illeciti quali mancata corresponsione di tasse e tributi, mancato pagamento di consumi, illeciti accordi, ottenimento dalla pubblica amministrazione di indebiti vantaggi: il tutto fondato su dati inconfutabilmente falsi». Incaricò quindi l’avvocato Roberto Scheda di Vercelli di presentare querela.
Nell’aprile 2013 Domenico Ferraro fu interrogato, su sua richiesta “al fine di meglio chiarire la propria posizione processuale”, da due ufficiali di Polizia Giudiziaria in forza alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vercelli. Qualche giorno più tardi l’avvocato Alice Abena di Torino, difensore di Ferraro, presentò una memoria in cui – appellandosi al diritto di critica politica – chiedeva alla Procura di formulare richiesta di archiviazione. Ai primi di giugno il sostituto procuratore Pier Luigi Pianta chiedeva l’archiviazione, ma l’avvocato Scheda, per conto di Roggero, si opponeva. Infine il 17 ottobre, dopo l’udienza in Camera di consiglio, il gip Massaro decideva l’archiviazione «ritenendo sussistente il diritto di critica, trattandosi di minoranza politica in seno all’amministrazione comunale». Domenico Ferraro e alcuni altri membri di “Rinnovo per Moncrivello” stanno ora valutando se intentare alla Novax spa una causa civile per risarcimento danni.
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