MAGLIONE. (c.car.) Al centro della riunione di Giunta del 29 gennaio scorso a Maglione l’approvazione dei programmi relativi al triennio 2014-2016 per la prevenzione della corruzione, la trasparenza e l’integrità e le azioni positive per la realizzazione della parità tra i sessi nel lavoro. I Comuni si stanno mettendo al passo con le leggi nazionali che prevedono la redazione di piani specifici contro la corruzione, per favorire una migliore comunicazione e pubblicità della vita interna dell’ente e per combattere le disparità in ambito lavorativo nella pubblica amministrazione.
Il responsabile della prevenzione della corruzione è il Segretario comunale Carlo Bosica, che ha approntato il Piano triennale comunale di prevenzione della corruzione che verte sulla gestione del rischio, con la mappatura settore per settore delle attività a più elevata problematicità, indicando la metodologia per effettuarne la valutazione e i correttivi individuati per evitare fenomeni corruttivi, oltre ad annoverare la formazione del personale in materia da parte del Segretario stesso e il codice di comportamento interno.
Il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, predisposto dalla responsabile della trasparenza, l’architetto Alessandra Fardin dell’Ufficio Tecnico, in collaborazione con il referente per la prevenzione della corruzione, indica le iniziative per garantire un adeguato livello di trasparenza (cioè accessibilità delle informazioni concernenti l’organizzazione e l’attività della pubblica amministrazione), la legalità e lo sviluppo della cultura dell’integrità.
In programma il completamento della parte del sito istituzionale www.comune. maglione.to.it dedicata all’Amministrazione Trasparente, l’aggiornamento costante dell’albo pretorio on line e l’utilizzo della Pec, posta elettronica certificata con valore legale protocollo.maglione@cert.ruparpiemonte.it. Le pubbliche amministrazioni hanno inoltre l’onere di garantire parità e pari opportunità tra i sessi e l’assenza di ogni forma di discriminazione nell’accesso al lavoro legata al genere oppure ad età, orientamento sessuale, origine etnica, disabilità, religione o lingua, nel trattamento e nelle condizioni, nella formazione professionale, nelle promozioni e nella sicurezza.
Nel caso specifico la situazione del personale dipendente non mostra un divario tra i generi né nella composizione totale né rispetto alle posizioni di maggiore rilievo.
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