CASALE MONFERRATO. (s.b.) Lo spettacolo di e con Vincenzo Salemme va in scena a Casale. Il personaggio di Gustavo è la proiezione di ognuno di noi.
Arriva a Casale Il diavolo custode, l’ultimo lavoro teatrale di Vincenzo Salemme, che andrà in scena lunedì 20 e martedì 21 gennaio.
Salemme è un mattatore, esce sul palco e già tiene in pugno il pubblico, che fino a quel momento ha seguito le vicende di Gustavo Gambardella, sconfitto nella vita e nel lavoro, disprezzato dai familiari e gerente del bar Vespasiano, esercizio in deficit cronico. Fin dalle prime battute è evidente il punto debole del protagonista: è onesto, niente sotterfugi, evasioni fiscali, amicizie e connivenze; chi gli sta accanto si sgola per spiegargli che la crisi se l’è voluta.
Per aiutarlo arriva il diavolo custode, coadiuvato da un diavolillo apprendista di origini calabresi. A questo punto lo spettacolo si apre, l’incipit fa subito capire la svolta: Salemme si annuncia al pubblico, non al suo assistito, è con la platea che dialoga, commenta, giudica parole e opere di Gustavo. È proprio qui il nocciolo della rappresentazione, il fulcro del problema, il motivo del successo: l’attore Domenico Aria non è più solamente Gustavo, è la proiezione di ogni persona seduta in sala che di certo, negli ultimi mesi o anni, si è posta le stesse domande, cosa sia giusto, importante, lecito e cosa invece non lo sia. La morale è che dobbiamo riappropriarci del tempo prima di ogni altra cosa, vivere al meglio sia noi stessi che di noi stessi; ci è stata tolta la possibilità e forse persino la speranza di un mondo migliore, non vendiamo anche l’anima al diavolo.
Lunedì 20 e martedì 21 gennaio, ore 21, Teatro Municipale, Casale Monferrato.
Per informazioni e prenotazioni 0142.444314.
Nella foto: Nicola Acunzo, Vincenzo Salemme e Domenico Aria in una scena.
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