LIVORNO FERRARIS. Formata dai Comuni di Livorno Ferraris, Fontanetto Po e Palazzolo, diverrà operativa dopo l’approvazione dei tre Consigli. Nasce da un dialogo costruttivo, dalla volontà di collaborare e fare qualcosa per il territorio.
Nasce in questi giorni l’Unione delle Terre del riso, composta dai Comuni di Fontanetto Po, Livorno Ferraris e Palazzolo. Il progetto, che diverrà operativo 30 giorni dopo l’approvazione dei tre Consigli comunali, è stato presentato congiuntamente sabato 8 febbraio nella sala consiliare di Palazzo Ferraris a Livorno.
«C’erano le condizioni per avere un dialogo costruttivo, basato sulle persone e non sulle Amministrazioni », afferma Stefano Corgnati, sindaco di Livorno; «l’Unione nasce dalla volontà di collaborare e di fare qualcosa per il territorio; guardando l’attuale situazione caotica almeno riusciamo a mettere dei pilastri, unire le esperienze ». Se da un lato «vanno mantenute salde le singola identità» dall’altra «va custodita l’unitarietà del territorio» sotto l’egida di valori culturali caratterizzanti, come la stessa dicitura dell’Unione individua.
L’Unione fra i tre Comuni consentirà di operare al di là delle imposizioni normative dello Stato, delle scadenze differite e anche delle dell’insuccesso di alcune unioni: «è la messa in comune di un progetto» che aggregherà 7 mila abitanti «che saranno rappresentati sul territorio e ci permetterà di essere concorrenziali, ad avere valore come interlocutori rispetto a Comuni di maggiori dimensioni, come Trino e Crescentino, e ad altre aggregazioni che nasceranno ». «Avremo la possibilità di assumere personale» ha rilevato Maria Luisa Poy, sindaco di Palazzolo: l’Unione è nata confrontandosi con le tre sigle sindacali, il che solitamente non avviene, ma il passo era particolarmente importante e delicato. L’Unione può infatti derogare dal patto di stabilità, promuovendo investimenti e opere, si può pensare in prospettiva ad una stazione appaltante unica e a uffici pubblici con suddivisione tra lavori pubblici e privati. Prospettiva di crescita, alla quale anche i sindacati hanno plaudito, ma per la quale hanno chiesto garanzie precise in caso di scioglimento.
L’aspetto economicoamministrativo è stato studiato da Riccardo Vallino, sindaco di Fontanetto. Oltre alla deroga al patto di stabilità i bandi e finanziamenti, da regionali a europei, si rivolgono a Unioni e aggregazioni; per acquisti e spese potranno ottenere costi e modalità più vantaggiose.
Capofila dell’Unione sarà Livorno, ma «si lavorerà molto su sinergia e informatizzazione dei servizi, sarà difficile, ma ci vuole un salto di qualità ». Portando la sua esperienza trascorsa, l’Unione non sarà «un gioco di percentuali» bensì un incontro a tutti i livelli, i tre enti stanno anche redigendo un calendario unico degli eventi e manifestazioni.
Martedì 11 febbraio il Consiglio comunale di Livorno ha ratificato l’adesione all’Unione; oggi, mercoledì 12, si esprime Fontanetto Po e domani, giovedì 13, quello di Palazzolo; i primi servizi ad essere condivisi sono la Polizia locale e la Protezione civile.
Silvia Baratto
Nella foto: Gli amministratori dei tre Comuni alla presentazione.
Corgnati (Livorno)
Mantenere le identità e custodire l’unitarietà del territorio
Poy (Palazzolo)
Avremo la possibilità di assumere personale fuori dal patto di stabilità
Vallino (Fontanetto)
Avremo vantaggi per accedere a bandi e finanziamenti
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