LIVORNO FERRARIS. (r.l.) Contro la sentenza del Tar che impone di valutare l’o erta della Waste. La decisione presa dalla Giunta trova d’accordo anche la minoranza e il Movimento 5 Stelle.
Il Comune di Livorno Ferraris ha depositato presso il Consiglio di Stato, lunedì 16 giugno, il ricorso contro la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte sull’ex cava Ballina.
Il Tar, come si ricorderà, aveva imposto all’Amministrazione comunale di “ottemperare alla pronuncia riaprendo il procedimento e valutando l’offerta tecnico-economica della ricorrente Waste”, che si era aggiudicata il bando emesso dal Comune per la trasformazione dell’area in discarica di rifiuti inerti. Comune che poi, però, aveva sospeso la gara.
La Giunta, «secondo un indirizzo condiviso da tutta l’Amministrazione», ha deciso di sostenere – con il supporto dei legali Ludovico Szego di Vercelli e Mario Contaldi di Roma – il principio alla base della non-aggiudicazione della gara, ovvero la facoltà di sospenderla nel caso di una sola concorrente: la Waste, appunto.
Trattandosi di una questione ereditata dalle Amministrazioni precedenti, il sindaco Stefano Corgnati ha voluto coinvolgere nella decisione anche il gruppo di minoranza consiliare e i rappresentanti locali del Movimento 5 Stelle: tutti hanno condiviso l’opportunità di presentare il ricorso.
Ricorso che non entra nel merito del progetto, ma che è impostato sulla difesa del procedimento istruttorio a cui il Coune si è attenuto: «è una sfera di tecnicismi giuridici», spiega Corgnati. Il Consiglio di Stato dovrà quindi esprimersi sulla sentenza del Tar: la decisione su un’eventuale “sospensiva” dovrebbe arrivare entro un anno, poi «il Comune agirà di conseguenza».
L’impegno di spesa del Comune per le spese istruttorie e legali è di 12 mila euro, «finalizzati alla tutela degli indirizzi del Consiglio comunale, espressione della comunità».
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