Roma. (r.a.) La Commissione Europea starebbe per approvare un’ingiunzione formale. Ammontano a 1,39 miliardi di euro, per i superamenti fra il 1995 e il 2009.
La Commissione europea starebbe per approvare, giovedì 19 giugno, una richiesta formale all’Italia per ingiungerle di recuperare presso i produttori di latte multe per 1,39 miliardi di euro, dovute al superamento delle quote di produzione loro assegnate tra il 1995 e il 2009.
E’ quanto riferisce l’Ansa, che ha appreso la notizia da fonti comunitarie. Così – salvo rinvii tecnici dell’ultimo momento – la Commissione europea si appresta ad approvare la seconda tappa della procedura d’infrazione Ue, con l’invio all’Italia di un cosiddetto “parere motivato”. La prima tappa della procedura di infrazione era scattata esattamente un anno fa, il 20 giugno 2013, con l’invio di una lettera di “messa in mora”, in cui l’Esecutivo Ue esortava le autorità italiane “a recuperare i prelievi dovuti tra il 1995 e il 2009″, che in quel momento corrispondevano “ad un importo complessivo di almeno 1,42 miliardi di euro”.
Bruxelles sottolineava anche “la necessità” che quelle somme venissero rimborsate al bilancio dello Stato per evitare che a pagare fossero i contribuenti italiani”. Un anno dopo – secondo quanto affermano le fonti – per lo stesso periodo “l’Italia deve ancora riscuotere 1,395 miliardi di euro”. E questo mentre manca una sola campagna di produzione alla fine – dopo 30 anni – del sistema delle quote latte in Europa, il primo aprile 2015. Nel caso in cui l’Italia non dovesse adeguarsi ai rilievi di Bruxelles, la Commissione europea può adire alla Corte di giustizia dell’Ue.
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