SALUGGIA (r.s.) «è sopra la falda dell’Acquedotto del Monferrato».
L’associazione Legambiente ha sempre avuto una particolare attenzione per le attività del comprensorio industriale saluggese e per i suoi aspetti ambientali e urbanistici. Interpellato sull’argomento, il presidente di Legambiente del Vercellese, Gian Piero Godio, spiega:
«E’ doveroso fare i necessari distinguo fra l’ampliamento delle attività convenzionali e l’ampliamento di quelle a rischio. Comprendiamo benissimo l’emergenza occupazionale, e facciamo nostra la volontà di risolverla al meglio. Crediamo però anche che, nell’interesse degli stessi lavoratori e per uno sviluppo duraturo e autentico, sia necessario fare qualche distinzione tra attività che trattano materiali radioattivi o tossici, e attività convenzionali prive di particolare pericolosità».
«La zona del comprensorio Sorin – prosegue Godio – è situata esattamente sopra alla falda che, poco più di un chilometro a valle, alimenta i pozzi dell’Acquedotto del Monferrato, il più grande acquedotto del Piemonte. Legambiente del Vercellese ritiene che non sia utile a nessuno consentire che quelle attività che trattano materiali radioattivi o tossici possano ampliarsi in una aree così delicata, nell’interesse della salute di tutti. Invitiamo quindi tutti i soggetti politici e istituzionali che in questi giorni esprimono il proprio orientamento in merito a questa area – conclude il presidente di Legambiente – a voler fare esplicitamente i necessari distinguo tra l’auspicare il mantenimento e lo sviluppo di attività convenzionali prive di particolari pericolosità e l’auspicare il mantenimento e lo sviluppo di qualsiasi tipo di attività, comprese le attività con materiali radioattivi e le attività a rischio di incidente rilevante».
0 Commenti
Siamo spiacenti, nessuno ha ancora lasciato un commento !
Ma puoi essere il primo: lascia un commento !