CRESCENTINO. (b.l.) Aumento delle tariffe della tassa rifiuti: una delegazione lunedì mattina dal vicesindaco Allegranza. Tardivo incontro con i commercianti. Bisceglia: per bar, ristoranti e pizzerie è una stangata.

Si è svolto nella mattinata di lunedì 2 dicembre l’incontro richiesto dall’Ascom vercellese con il vicesindaco Franco Allegranza sui rincari della tassa sulla raccolta rifiuti. «Una stangata – afferma il presidente Antonio Bisceglia – che si è abbattuta su bar, ristoranti, pizzerie, panetterie, macellerie, ortofrutta, fioristi e pizze al taglio».

«L’Ascom – prosegue Bisceglia – aveva chiesto un incontro al Comune di Crescentino a settembre e poi a ottobre, come a tutti gli altri Comuni della provincia. Dal Comune di Crescentino la risposta è arrivata solo il 27 novembre». Sebbene Crescentino abbia mantenuto la Tarsu e non applicato la Tares, i sindacati di categoria hanno ritenuto decisamente rilevanti gli aumenti delle tariffe per esercenti e commercianti. Per il responsabile Ascom cittadino Francesco Tarallo l’incontro è stato «parzialmente soddisfacente: abbiamo contestato al vicesindaco di non aver interpellato per tempo le associazioni di categoria».

La loro proposta era di «spalmare gli aumenti in modo più uniforme, senza penalizzare alcune categorie in modo oneroso». Riconoscono la disponibilità nel riceverli per un incontro ormai formale, più che sostanziale, nel corso del quale Allegranza ha illustrato i criteri seguiti nel redigere i conteggi. «Non possiamo che prenderne atto, ci adegueremo; per il prossimo anno però è già stabilito che ci incontreremo». «Per l’Ascom l’aumento è stato eccessivo», rileva Allegranza; «fiorai e ortofrutta hanno avuto un aumento del 70%; in base alla Tares sarebbe stato dal 300 al 400%. Credo si sia fatto un lavoro equo, è comunque difficile accontentare tutti, la coperta è corta».

Per l’assessore al bilancio il difetto è all’origine, nell’accordo col CoVeVar: a suo avviso è in vigore «un contratto capestro, stipulato dall’amministrazione precedente, sindaco Greppi». La convenzione scadrà nel 2036. Il costo della raccolta e trasporto, senza smaltimento, ammonta a 710.800 euro per il 2013, era a 610 mila euro nel 2012 e a 420 mila nel 2011. Lo smaltimento si è ridotto in modo significativo negli anni, nel 2011 era di 350 mila euro, nel 2012 192 mila euro, per il 2013 130 mila euro.

L’ampia disamina ha toccato gli aspetti tecnici, amministrativi e politici, dall’omogeneizzazione dei costi alla possibilità di mantenere la Tarsu. «Hanno segnalato che non sono stati convocati; non è nostra abitudine, anche perché le sigle sindacali sono moltissime. Se in primavera vi saranno novità mi sono impegnato a fissare un incontro per verificare cosa si potrà fare». Per il vice «sicuramente dal loro punto di vista hanno ragione, sono conscio della crisi, ma i rincari medi non sono elevati. È anche da tenere presente che tutte le categorie sono in crisi, i costi sono alti e bisogna coprire il servizio al 100%».

(Foto in alto: La delegazione Ascom con Allegranza lunedì in Comune)