Al “Piola” il Foggia si impone 4-1 (con due rigori). Entusiasmo dei 1500 pugliesi sugli spalti. Sabato prossimo il derby a Novara
VERCELLI (u.l.) – Stadio “Piola” quasi pieno (circa 4500 presenze), finalmente, in un tramonto domenicale dai colori spettacolari: ma più di un terzo degli spettatori sono tifosi del Foggia, che riempiono la curva est e un settore della gradinata nord. Siamo solo alla dodicesima giornata, ma è già una partita tra disperati: la Pro Vercelli ultima, il Foggia penultimo, entrambe con due sole vittorie all’attivo.
Grassadonia conferma l’undici consueto, 4-3-2-1 con le sole varianti di Altobelli al posto di Castiglia e Vajushi in luogo di Firenze. Ancora assenti gli infortunati Jidayi e Bergamelli, la coppia di centrali difensivi è Legati-Konate. Ancora out anche Rovini. Sul fronte pugliese, Stroppa schiera un solido 4-3-3 il cui esterno avanzato sinistro è Giacomo Beretta, già bianca casacca tra il 2014 e il 2016.
I numeri sono a favore della Pro: a Vercelli il Foggia ha giocato due sole volte – nel 1935-’36 e nel 2011-’12 – senza mai segnare, ed è la difesa colabrodo del campionato: in 11 gare ha già subìto 27 reti.
La Pro parte all’attacco: al 3′ cross di Konate, colpo di testa di Raicevic in area: palla sulla traversa, l’arbitro fischia il fuorigioco. Al 6′ Vives che apre sulla sinistra per Mammarella: cross al centro dell’area, colpo di testa di Germano, alto. Due minuti più tardi, il gol: punizione di Mammarella, Konate controlla in area di rigore, la difesa del Foggia cincischia troppo e Raicevic insacca alle spalle di Guarna: 1-0.
Il Foggia si scuote: al 12′ cross di Gerbo dalla destra, colpo di testa di Mazzeo che non inquadra lo specchio della porta. Corner, ancora Gerbo prova la conclusione da fuori area: palla abbondantemente alta. Al 15′ punizione di Coletti, Marcone vola e toglie la palla da sotto la traversa.
La Pro pressa i foggiani: al 18′ Vajushi fugge sull’out di sinistra e viene steso da Loiacono; un minuto più tardi Berra crossa dalla destra, Vajushi va giù in area di rigore e la palla arriva ad Altobelli sulla sinistra: conclusione sull’esterno della rete. Al 22′ ancora Vajushi controlla palla sulla sinistra, si accentra e prova il destro a giro: la palla sfiora l’incrocio dei pali alla sinistra di Guarna. Al 24′ il Foggia riparte in contropiede, Altobelli trattiene un avversario e viene ammonito. Un minuto più tardi Deli entra in area e va a terra dopo un contrasto con Konate: rigore per il Foggia ed espulsione (fallo da ultimo uomo) per il difensore ivoriano. La Pro rimane in dieci, Mazzeo dal dischetto spiazza Marcone e realizza l’1-1.
Grassadonia vede Vives (già diffidato) piuttosto nervoso e lo toglie dal campo: al suo posto entra Bruno, che si piazza al centro della difesa dove operava Konate. Vives prende la via degli spogliatoi senza passare dalla panchina.
Al 33′ il Foggia raddoppia: tiro a giro di Beretta, Marcone respinge e Mazzeo insacca, ma a gioco fermo: è in fuorigioco. Tre minuti dopo grande occasione per la Pro: cross di Vajushi dalla sinistra e Raicevic, da due passi, centra Guarna. Gerbo stende lo stesso Raicevic a centrocampo e viene ammonito, poi tira dai 30 metri: Marcone blocca a terra. Al 44′ Deli entra in area e cade a terra: ammonito per simulazione. Continui capovolgimenti di fronte: al 45′ Bifulco salta Celli, entra in area e crossa rasoterra: velo di Altobelli e tiro di Vajushi che si spegne sul fondo. Un minuto di recupero, Bruno perde malamente un pallone a centrocampo e Chiricò ne approfitta: venti metri di corsa e colpo di biliardo che trafigge Marcone. Si va al riposo sull’1-2.
Nel secondo tempo la Pro non riesce a rendersi pericolosa, il Foggia controlla e al 68′ ottiene un altro rigore per fallo di mano di Legati. Tira ancora Mazzeo e realizza l’1-3. Al 71′ Marcone respinge corto e Fedato, da due passi, insacca il gol del 4-1. Inutili gli ingressi di Morra, che va ad affiancare Raicevic in attacco, e di Castiglia (all’86’, chissà perché): il risultato con cambia più, e i 1500 rossoneri festeggiano sugli spalti. La parte bianca del “Piola” si svuota mestamente.
Ancora una volta, quindi, la Pro Vercelli contro le squadre del sud non riesce a capitalizzare il gol di vantaggio: era già accaduto con Salernitana, Palermo e Bari. Anziché lamentarsi dell’arbitraggio (non impeccabile, va detto) sarebbe forse più utile capire perché, sull’1-0, la squadra – anche se manca più di un’ora al termine – si chiude e lascia il campo agli avversari.
Dopo aver raccolto soli 10 punti in 12 gare (e solo 2 nelle ultime 4), la squadra di Grassadonia si presenta al derby col Novara – sabato alle 15 – in una situazione drammatica: ultima, con una media di 0,8 punti a partita, una differenza reti di -4 e una difesa decimata da infortuni e squalifiche. Non sarà tutta colpa dell’allenatore, ma di questo passo si retrocede direttamente, e oggi in tribuna si sono visti un paio di possibili sostituti: Claudio Foscarini e Vincenzo Torrente. A spasso, comunque, c’è anche Serse Cosmi.
Il presidente Massimo Secondo ha deciso il silenzio stampa, ma prima o poi qualcuno dovrà spiegare ai tifosi perché quest’estate anziché cercare un buon centravanti siano stati ingaggiati “rinforzi” come Nobile, Bruno e Polidori.
PRO VERCELLI (4-3-2-1): Marcone; Berra, Legati, Konate, Mammarella; Germano (41’st Castiglia), Vives (31’pt Bruno), Altobelli; Bifulco (9’st Morra), Vajushi; Raicevic. A disposizione: Nobile, Rocca, Ghiglione, Barlocco, Gilardi, Firenze, Pugliese, Grossi, Polidori. All. Grassadonia.
FOGGIA (4-3-3): Guarna; Loiacono, Coletti, Camporese, Celli (36’st Lodesani); Gerbo, Vacca, Deli; Chiricò (23’st Agazzi), Mazzeo, Beretta (12’st Fedato). A disposizione: Pelizzoli, Pertosa, Nicastro, Calderini, Ramè, Fedele, Sarri. All. Stroppa.
Arbitro: Ros di Pordenone
Reti: 9′ Raicevic (PV), 30′ rig. Mazzeo (F), 47’pt Chiricò (F), 69′ rig. Mazzeo (F), 72′ Fedato (F)
Ammoniti: Altobelli (PV), Gerbo (F), Deli (F), Chiricò (F)
Espulso: Konate (PV) per fallo da ultimo uomo.
[nella foto: Konate spinge Deli in area: espulsione e rigore del provvisorio 1-1]
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