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La natura nelle pirografie del tronzanese Ivan Grasso

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La natura nelle pirografie del tronzanese Ivan Grasso

TRONZANO. (c.car.) Il tronzanese Ivan Grasso, laureato in Scienze naturali, educatore ambientale e accompagnatore naturalistico, racconta se stesso e la sua “arte/abilità” di realizzare pirografie. Ciò che colpisce è come essa sia nata da uno svantaggio iniziale, trasformato in un punto di forza.

«Il mio primo approccio con l’espressione artistica fu attraverso il disegno, che da bambino erano per lo più rappresentazioni grafiche di cose che vedevo senza nessun colore ben definito: scoprii infatti con il tempo di soffrire di discromia, il non percepire tutte le sfumature dei colori. I miei soggetti principali già allora erano animali e soprattutto insetti, che adoravo osservare e allevare, come ancora oggi».

La discromia non ha fermato il tronzanese, che ha coltivato anche una passione per il disegno e la fotografia naturalistica, seguendo corsi nei quali ha appreso le tecniche della rappresentazione dal vivo e altre legate all’aspetto documentaristico dell’immagine.

«Passavo il mio tempo a disegnare la natura, non considerando tutte le sfumature che mi proponeva ma estraendone l’essenza principale. Un giorno, mentre stavo disegnando su una tavola di legno, intuii che potevo provare a “bruciare” direttamente il legno con un pirografo, oltre ad usare il carboncino, anch’esso derivato da una combustione».

La tecnica prevede che il disegno venga realizzato sul supporto – legno, sughero o cuoio – e poi ripassato e sfumato con la penna del pirografo, scegliendo, a seconda delle sfumature desiderate, temperature diverse.

«Successivamente imparai la cosiddetta “tecnica del soffio”, per uniformare il tratto sfumando in maniera graduale, semplicemente soffiando sulla punta mentre la penna entra in contatto con la superficie legnosa, e in seguito ad integrare, a pirografia terminata, con un acquerello di caffè e alcuni tocchi di carboncino per dare profondità ed omogeneità. Si impiegano molte ore per fare tratteggi, riempimenti ed ombre, ma è per me rilassante e catartico», conclude Grasso.

Negli ultimi anni l’artista ha partecipato a mostre e contest, con un risultato «inatteso e insperato», a seguito del quale gli sono stati richiesti anche alcuni corsi sulla pirografia. Intanto la sua formazione personale non si ferma, e il tronzanese si appresta a seguire un corso di Sumi-e, uno stile pittorico monocromatico dell’Estremo Oriente.

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