La nuova produzione de “Il Porto” al Teatro Civico di Vercelli domenica 22 e, per le scuole, lunedì 23
VERCELLI. Domenica 22 ottobre alle 17 (e, in matinée per le scuole, lunedì 23 alle 10.30) al Teatro Civico l’Associazione culturale “Il Porto” mette in scena La guerra del professore, uno spettacolo prodotto con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli in occasione del centenario della disfatta di Caporetto (24 ottobre 1917).
Da alcuni anni l’Associazione di Roberto Sbaratto e Cinzia Ordine si confronta con il tema della Grande Guerra: molti ricorderanno, infatti, la pièce Cent’anni fa a Sarajevo, sull’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando, ma anche la rassegna su “I nostri eroi”, le medaglie vercellesi al valore militare, portata in scena al Museo Leone. Con lo spettacolo del 2017, prendendo spunto dall’emblematico evento di Caporetto, si rifletterà sulla complessità della Prima Guerra Mondiale e sul “mito” creato su di essa tra gli anni ’20 e ’30 del 1900. Per compiere questa operazione culturale, l’Associazione “Il Porto” si è avvalsa della collaborazione di Marco Scardigli, docente novarese, saggista e romanziere, che ha all’attivo numerosi studi su guerre e battaglie della storia d’Italia. In particolare, nel 2014 ha pubblicato Viaggio nella terra dei morti. La vita dei soldati nelle trincee della Grande Guerra. Proprio da questa sua esperienza di saggista, oltre che di romanziere (Celestina. Il mistero del volto dipinto, 2016), è nata l’idea di lavorare a più mani al testo della pièce La guerra del professore. Secondo la vocazione dell’Associazione, lo scopo dell’opera è di raccontare un momento storico complesso rendendolo il più “vero” possibile e muovendo le corde dell’emozione, l’ingrediente che consente di comprendere meglio, e di fare realmente proprie, le vicende di un passato solo in apparenza lontano. Il rigore storico dell’operazione è garantito dalla collaborazione con il prof. Scardigli che, in occasione della matinée per le scuole incontrerà, insieme al resto del cast, studenti e insegnanti a fine rappresentazione per un approfondimento sulle fonti storiche e sulla loro drammatizzazione.
La trama. In un paesino di campagna del nord Italia, sul principio degli anni ’30, un vecchio professore universitario di Storia, che aveva rinunciato all’improvviso alla sua cattedra, si incontra con una sua ex-allieva alla ricerca di un consiglio per la redazione di un discorso commemorativo sulla Grande Guerra. Dal confronto tra i due, scaturiscono nell’uomo riflessioni e ricordi, grazie ai quali egli ritorna ai giorni della guerra, che aveva personalmente combattuto in prima linea. Dalla sua memoria affiorano personaggi (il Fante, la Madre, il Generale) e verità, a volte contraddittorie, su quel grande evento bellico. In particolare il ricordo va ai giorni di Caporetto che fu sì una disfatta per l’Italia, ma anche il momento della presa d’atto della necessità di riorganizzare l’intera strategia militare dell’esercito italiano: il punto più oscuro del conflitto da cui scaturì la forza della riscossa. Le verità del Professore, però, avrà come effetto la demolizione del “mito” della Grande Guerra, costruito negli anni del Fascismo. Sulla verità storica da lui sommessamente anticipata si trova concorde l’intera storiografia contemporanea.
Il cast è composto da Roberto Sbaratto, Giulia Cailotto, Andreapietro Anselmi, Chiara Petruzzelli e Claudio Ridolfo; esecuzioni musicali dal vivo di Luigi Ranghino (pianoforte e tastiere), Stefano Profeta (chitarra e contrabbasso) e Simone Morellini (tromba e percussioni). Immagini e video a cura di Matteo Bellizzi e Cinzia Ordine.
I biglietti per lo spettacolo di domenica 22 sono acquistabili in prevendita al botteghino del Teatro Civico con gli stessi costi degli eventi inseriti in stagione teatrale (mercoledì e venerdì ore 18-20; sabato 8.30-12.30). La recita scolastica (lunedì 23) è prevalentemente rivolta agli studenti di terza media e del quarto e quinto anno delle Scuole Superiori.
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