TRINO. (b.l.) Nucleare: espressa con una delibera la posizione dell’Amministrazione comunale sul decommissioning.
La scorsa settimana la Giunta ha deliberato in merito alla posizione dell’Amministrazione comunale sul processo di decommissioning della centrale nucleare “Enrico Fermi”.
All’origine del documento, spiega il sindaco Alessandro Portinaro, «alcuni elementi di novità che vanno rimarcati». L’Ispra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, in occasione di un’audizione del 30 ottobre scorso presso due Commissioni parlamentari in seduta congiunta, ha riferito che il programma di trasferimento in Francia delle barre di combustibile esaurito “è attualmente sospeso per il diniego espresso dalle autorità francesi al trasferimento dei rimanenti quantitativi”: la Francia, infatti, vuole “avere evidenza di concreti progressi in merito alla realizzazione del Deposito Nazionale, destinato a ricevere i residui derivanti dalle operazioni di ritrattamento”. A fine 2013, inoltre, la Commissione Europea ha aperto una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia per i ritardi nell’iter di individuazione e realizzazione del deposito nazionale delle scorie radioattive.
Infine, il 14 gennaio scorso le due Commissioni parlamentari hanno approvato una risoluzione, firmata anche dal deputato vercellese Luigi Bobba, in cui “si impegna il Governo a recepire con completezza una direttiva Euratom del 2011 che fra l’altro prevede l’istituzione di un organismo di regolazione; dotare l’organizzazione di cui sopra delle necessarie risorse umane e finanziarie per l’espletazione del suo compito; promuovere la realizzazione del deposito nazionale per la messa in sicurezza di tutti i rifiuti radioattivi approntando e rendendo pubblici celermente i criteri per la localizzazione del sito”. «Sulla scorta di questi elementi – aggiunge il sindaco – ci siamo limitati a riprendere quanto già detto in altre occasioni: e cioè che senza l’indicazione del sito e la costruzione del deposito nazionale qualsiasi attività di decomissioning è “monca”, e procede solo con interventi parziali che non portano alla messa in sicurezza. Adesso abbiamo tre interlocutori: il Governo, a cui viene richiesto di riprendere i passaggi necessari, Ispra, che accumula ritardi incredibili sulla pubblicazione delle linee guida, e Sogin, che è a sua volta bloccata dall’assenza di queste indicazioni».
Ciò che l’Amministrazione trinese chiede, quindi, è la pubblicazione dei criteri da parte di Ispra, passaggio fondamentale per nella procedura di individuazione del sito per il deposito nazionale. L’Amministrazione trinese “esprime preoccupazione per i continui ritardi accumulatisi negli anni, come confermato anche dalla procedura di infrazione” e ritiene “assolutamente prioritario giungere all’identificazione del sito dove dovrà sorgere il deposito unico nazionale”. Ma soprattutto dà atto che “in assenza dell’individuazione del sito e dell’avvio del percorso che porti in tempi rapidi e certi alla costruzione del deposito nazionale, non è pensabile procedere a costruire depositi cosiddetti “temporanei” presso l’attuale area dove sorge la centrale nucleare “E. Fermi”, poiché si rischierebbe di trasformare il relativo sito in luogo di stoccaggio a tempo indefinito del materiale contaminato proveniente dallo smantellamento della centrale stessa”.
0 Commenti
Siamo spiacenti, nessuno ha ancora lasciato un commento !
Ma puoi essere il primo: lascia un commento !