SALUGGIA (r.s.) Atti richiesti da lei e dal collega Bianco.
I consiglieri di minoranza Renato Bianco (“Amici in Comune”) e Paola Olivero (“Per Saluggia”) trovano difficoltà ad accedere, in Municipio, a documenti e atti amministrativi. Più volte, nei mesi scorsi, la Olivero ha presentato istanza di accesso ma non ha avuto i documenti richiesti, ma nelle ultime settimane la situazione si è ulteriormente aggravata.
Il 25 novembre scorso entrambi i consiglieri hanno presentato istanza per accedere a una serie di documenti riguardanti gli incarichi professionali affidati dal Comune.
Bianco, sottolineando che «la sezione “trasparenza” del sito istituzionale del Comune, alla voce “consulenti e collaboratori”, contiene pochissime informazioni e unicamente riferite a parte dell’anno in corso”» ha delegato al ritiro la Olivero, e ha specificato che «la documentazione è indispensabile per il Consiglio comunale del 27 novembre».
Verso l’ora di pranzo di mercoledì 27 la Olivero si è recata in Municipio per ritirare i documenti, ma non tutti erano stati predisposti.
Dopo una discussione con il Segretario comunale Maria Grazia De Santis, la consigliera ha telefonato alla stazione Carabinieri di Livorno Ferraris per chiedere l’invio di una pattuglia. Gli uomini dell’Arma sono arrivati in Municipio pochi minuti dopo e hanno redatto un verbale.
Spiega la Olivero: «In parte i documenti richiesti mi sono stati dati, ma non tutti. In particolare, non ho potuto verificare i documenti inerenti spese di lavori pubblici e incarichi diversi, non avendo avuto copia delle fatture richieste, fra le quali quelle dello studio che ha redatto l’area Gallo-Pedrantoni e anche quelle dell’estensore dei progetti relativi al cinema comunale e al Piano Regolatore, e ancora di professionisti che hanno redatto progetti di arredo urbano dove ci sono numerosi incarichi. Al mio arrivo in Municipio, alle 12.30 mi è stato detto che i documenti non erano disponibili. Per facilitare la ricerca ho detto di essere disponibile a visionare il protocollo dalla postazione internet come da regolamento, ma mi è stato detto che la postazione non c’è. Ho allora chiesto allora di visionare i documenti, ma mi dicevano che non si sapeva dove fossero e che comunque le informazioni che avevo dato non erano sufficienti a consentire una “seppur minima identificazione dei documenti che si intendono consultare”. A me pare che i dati fossero più che sufficienti».
All’arrivo dei militi, mentre la Olivero discuteva con il Segretario, nel salone della segreteria sono comparsi anche il sindaco Firmino Barberis, il capogruppo Giuseppe Vallino e l’assessore Libero Farinelli.
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