TRINO. Il sindaco: abbiamo una buona stabilità economica e finanziaria. Ravasenga: «Lo si poteva votare prima», e si astiene. Assente Gualin.
Il Consiglio comunale del 21 novembre è stato preceduto dal saluto del sindaco di Banfora, Alexis Bahona Soulama, che insieme al vice Salifou Kone è stato ospite della città nella scorsa settimana. Al momento del commiato una piccola sorpresa, l’inno nazionale, atto che ha commosso l’amministratore africano. Prima di iniziare la discussione dei punti all’ordine del giorno il sindaco Alessandro Portinaro ha espresso l’intenzione di individuare una modalità per inviare aiuti alla Sardegna; «quando Trino è stata alluvionata ha ricevuto aiuto e solidarietà, è corretto restituire il poco che potremo».
Le delibere in discussione Le delibere da approvare riguardavano il gettone di presenza dei consiglieri, le indennità di carica del sindaco e del presidente del Consiglio comunale, le aliquote Imu e Irpef, passi necessari per arrivare all’approvazione del bilancio preventivo 2013. Il gettone resta a 15.47 euro; il consigliere Giovanni Ravasenga ha chiesto che la sua quota venga devoluta al centro di ascolto della parrocchia. Non è stata apportata alcuna variazione, l’Imu resta allo 0.4% e l’Irpef allo 0,6%, almeno per quest’anno; per il 2014 l’Amministrazione ipotizza una differenziazione dell’imposizione Irpef in base ai redditi. Il problema maggiore è nella tempistica di approvazione, «a novembre si può prendere atto, ma non pianificare con il dovuto anticipo». Nell’aprire la discussione il sindaco ha rilevato come «non avere il bilancio ci ha impedito di accelerare alcuni passaggi e interventi che si concentrano in queste settimane; sarà approvato e immediatamente modificato». Risente «della riduzione dei trasferimenti da Regione e Stato, ancora ridotti rispetto al momento in cui è stato approvato in Giunta e anche per questo motivo si dovrà fare assestamenti. Soffre per i vincoli del patto di stabilità, per il mix tra nuova Amministrazione e gestione commissariale, è monco perché mancano i fondi Scanzano del 2011». D’altro canto «abbiamo tentato tutte le economie possibili» e presenta «una buona stabilità economica e finanziaria, le casse sono ancora capienti». Sono stati fatti stanziamenti aggiuntivi per la sicurezza nelle scuole, per le politiche sociali e per le associazioni «in prima linea» per aiutare i trinesi. Importanti anche gli investimenti ambientali, che dovrebbero portare una forte riduzione nei costi energetici; bollette e utenze comunali toccano i 700 mila euro. Da sciogliere il nodo Imu sulla seconda rata. Squilibrato il rapporto tra spesa e investimenti a causa del patto di stabilità; per riuscire a effettuare interventi necessari sono stati passati da un capitolo all’altro. Uno sguardo al futuro inquadra le difficoltà del 2014, anno in cui servirebbero erogazioni aggiuntive, ma «tuitti gli enti sono in difficoltà» e quindi difficilmente potranno arrivare fondi straordinari.
L’intervento di Ravasenga Nel suo intervento Ravasenga ha posto l’attenzione su due aspetti del bilancio, «senza polemica »: da un lato «l’ente ha lavorato in dodicesimi, con tutte le complessità soprattutto limiti» che ne derivano, «non si può addossare lo stato di fatto all’Amministrazione». Infatti «il commissariamento è stato fortemente negativo, sfido chiunque a trovare positività». Dall’altra si dichiara convinto che «si poteva fare di più, approvare il bilancio a luglio o agosto; non è statico, ma dinamico, le variazioni vanno in quella direzione; si poteva fare con tutta l’approssimazione del caso per dare all’ente una marcia in più». «Per il contenimento delle spese correnti serve trovare soluzioni perché alcuni servizi costino meno pur mantenendo l’efficienza»; questo soluzioni sono le unioni, i consorzi con i quali suddividere i costi. Anche la tecnologia può aiutare, ma certamente Trino, a detta del consigliere, dovrebbe trovare accordi che le dessero «un maggior peso nella trattativa e magari un miglioramento nei servizi». Allargando l’ambito territoriale si può guardare anche ai progetti europei.
Il voto Per il sindaco sarebbe stato possibile approvare prima il bilancio, «ma con elementi di incertezza» e soprattutto non sarebbe stato possibile scegliere ancora un anno di Tarsu. Concorda sul lavoro di individuazione dei risparmi, però «mantenendo l’attenzione alla qualità, non si può far ricadere la scelta sugli utenti». Le aggregazioni di Comuni «sono utili », sempre ricordando che nel vercellese Trino è una città di medie dimensioni, ma già solo in Piemonte è un paese. «Vanno cercati soggetti adatti, i Comuni piccoli portano solo aumento di lavoro, serve qualcuno con cui costruire e che porti maggiore efficienza». Per i progetti europei si dovrà attendere la fine del 2014, ma anche per questi Trino è piccola, potrebbe inserirsi in una cordata. Per il prossimo anno Portinaro si augura di poter affrontare prima la stesura del bilancio, ma al momento permangono elementi di instabilità a tutti i livelli; basti pensare alle Province e ai possibili ribaltamenti di responsabilità sui Comuni. Il bilancio ha raccolto il consenso di tutti i consiglieri eccettuata l’astensione di Ravasenga; era assente il consigliere Roberto Gualino.
Silvia Baratto
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