SANTHIA’. (r.s.) Il principale fornitore della Servizi Pubblici srl, ora in liquidazione, chiede 388 mila euro in 18 mesi
Il “rosso” della Sviluppo srl potrebbe aggirarsi sul milione e mezzo, anche questi a carico dell’ente.
L’Amministrazione comunale santhiatese sta facendo i conti con i debiti della “Servizi Pubblici Locali”, società in house del Comune ora in stato di liquidazione. La scelta di accollare al bilancio comunale gli insoluti della srl in città che gestiva asilo nido, farmacia e casa di riposo ha fatto sì che ora è il Comune a dover liquidare tutti coloro che, da anni, attendono dei pagamenti arretrati. L’Amministrazione guidata dal sindaco Angelo Cappuccio ha messo a punto un “piano di rientro” così articolato: 60 mila euro sono stati stanziati sull’esercizio 2012, 200 mila per gli anni 2013 e 2014 e 150 mila per il 2015. Una distribuzione delle risorse che, però, non andrebbe incontro alle richieste avanzate da uno dei quattro principali fornitori, la ditta Comifar che forniva medicinali alla farmacia comunale e che ora vanta un credito di 388 mila euro.
La società, non accettando la proposta di dilazionamento del Comune ha chiesto, a fronte della rinuncia agli interessi maturati sul debito, che lo stesso sia saldato entro il 31 dicembre 2014. Negativa la risposta del Comune, in quanto la richiesta della ditta potrebbe essere accolta solo a seguito di un aumento delle tasse o con il taglio dei servizi.
Spiega l’assessore al bilancio Agatino Manuella: «Stiamo sacrificando molte delle risorse comunali, l’Amministrazione vuole onorare i debiti anche se chi ce li ha lasciati non ne pagherà mai il conto. La proposta del principale fornitore della farmacia, la Comifar di pagare la somma di 388 mila euro nell’arco di 18 mesi non è stata accettata, è un impegno che non possiamo assumerci: questa cifra, da sola, rappresenta la metà del totale debito della Servizi Pubblici Locali. Inoltre dobbiamo, a brevissimo, fronteggiare il debito della Sviluppo srl, altra società comunale in rosso. E qui il debito potrebbe aggirarsi sul milione e mezzo di euro». La Sviluppo srl è la società partecipata del Comune che avrebbe dovuto trasformare un’area di 150 mila metri quadrati in piccolo distretto industriale; non ha assolto pienamente al suo compito e porta in dote al Comune un altro enorme debito.
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