SANTHIA’. (r.s.) Consorzio socio assistenziale: allarme dei sindacati.
Economicamente difficile anche la situazione del Cisas, il consorzio che fornisce servizi socio assistenziali a 24 Comuni tra Vercellese e Biellese è che è in sofferenza finanziaria: sui bilanci pesano i 220 mila euro di debito accumulati per la gestione delle case di riposo, in particolare per quelle di Cigliano e Santhià. E ci sono timori per il futuro dei lavoratori delle due case di riposo. «I punti fermi – ha spiegato il presidente Vittorio Petrino all’assemblea svoltasi a Buronzo – sono che il Cisas ha effettivamente dei debiti, e che entro fine anno la gestione delle case di riposo deve tornare in mano ai Comuni. Questo passaggio prevede anche una gestione dei lavoratori: questi ultimi non sono in eccesso, sia ben chiaro, dunque non si prevedono tagli, ma la loro posizione dovrà essere gestita dai Comuni». Ciò che molti lavoratori temono è il passaggio dall’avere lo status di dipendente di ente pubblico ad essere un dipendente di cooperativa. A sollevare la questione erano stati, quest’estate, i sindacati Cgil, Cisl e Uil che avevano parlato in una conferenza stampa a Vercelli di un possibile scioglimento del Consorzio con ripercussioni non solo sui settanta lavoratori dipendenti, ma anche sui servizi offerti alla popolazione. Eppure, stando alla visione dei sindacati, un’alternativa alla decisione di dare in mano ai Comuni le due strutture ci sarebbe. Infatti gli stessi sindacalisti già tempo addietro avevano affermato che il problema del debito non era dovuto alla tipologia di contratto applicata ai lavoratori, ma a come erano stati gestiti i servizi. Da qui la loro proposta di “fare squadra” e far gestire direttamente dal Cisas le 11 case di riposo ubicate sul territorio di competenza. Ultima osservazione fatta dai sindacati era che, qualora si dovesse appaltare la gestione delle case di riposo, di avere l’accortezza di inserirle tutte in un unico bando per non cambiare le condizioni economiche e giuridiche dei lavoratori. «L’importante – ribadisce Petrino – è che ai dipendenti venga confermato il trattamento salariale e pensionistico». Infine un altro punto molto discusso è stata l’approvazione dell’assestamento del bilancio con riconoscimento di 80 mila euro per l’affitto annuo della casa di riposo gestita dal Cisas, ma di proprietà del Comune di Cigliano: un’esagerazione, secondo alcuni primi cittadini. Sulla questione il presidente Petrino ha spiegato: «C’è in vigore un contratto d’affitto con il Comune, pertanto finchè sarà valido bisogna rispettarne le clausole ».
0 Commenti
Siamo spiacenti, nessuno ha ancora lasciato un commento !
Ma puoi essere il primo: lascia un commento !