VILLAREGGIA. Un viaggio indietro nel tempo, seguendo le annotazioni di un testimone dell’epoca tra Sette e Ottocento, quello che propone E il cielo divenne di bronzo. La cronaca settecentesca del flebotomo Giuseppe Valle di Villareggia, curato dallo studioso eporediese Adriano Collini.
Il volume vede la luce sotto l’egida dell’Asac (Associazione Storia e Arte Canavesana), dopo essere stato oggetto di un articolo dello stesso Collini sul numero 16 della rivista Canaveis. Natura, arte, storia e tradizioni del Canavese e delle Valli di Lanzo (autunno 2009-inverno 2010), dal titolo “Villareggia. La cronaca settecentesca del fl ebotomo Giuseppe Valle”.
Molteplici gli elementi di interesse dell’opera: il ricco saggio del curatore contestualizza i diversi argomenti che emergono dalla cronaca del chirurgo, quali la produzione agricola con il dettaglio dei ricavi e delle tasse, ma anche le carestie, le epidemie, le guerre e le sollevazioni, i radicali cambiamenti sociali nati tra la Rivoluzione francese e l’età napoleonica, evidenziando il rapporto tra quanto viene detto e gli aspetti che invece, pur correlati, non vi trovano spazio, cercando di ipotizzarne le ragioni.
Il chirurgo Valle esercita a Villareggia la flebotomia, pratica che si basa sull’incisione di una vena per eseguire un salasso. La sua rendite principali vengono però dai suoi possedimenti terrieri, le notazioni a proposito dei quali gettano luce sull’agricoltura del tempo, sulla proprietà fondiaria e le famiglie storiche villareggesi, costituendo uno spaccato d’epoca d’interesse generale. Gli appunti e i commenti che si intrecciano a questi sono relativi alle guerre in corso, alle rivolte, alla fame che attanaglia il popolo e preoccupa i possidenti e agli sconvolgimenti politici.
Il Valle crede nella monarchia ed ha una profonda fede cattolica, ma non è un retrivo reazionario. Egli soffre per le spoliazioni dei conventi e la cacciata dei religiosi, che tocca, a poche centinaia di metri da Villareggia, il santuario del Trompone, e mostra in più di un’occasione pietà per i soldati che non torneranno e per i giovani coscritti villareggesi.
Il volume è corredato da immagini storiche, cartografi a d’epoca, fotografi e di casa Valle e del santuario moncrivellese del Trompone, oltre al nucleo di scatti – concesso dal docente emerito di storia del diritto Gian Savino Pene Vidari – di una cassetta degli strumenti dell’attività chirurgica del periodo napoleonico.
Claudia Carra
E il cielo divenne di bronzo. La cronaca settecentesca del flebotomo Giuseppe Valle di Villareggia, a cura di Adriano Collini, Asac Associazione di Storia ed Arte Canavesana, Ivrea, 2013.
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