Fontanetto Po. (s.b.)
Non è ancora risolta la questione relativa ai ripetitori di Radio Comunità, l’emittente fondata dal parroco don Guido Mazza oltre trent’anni addietro. Dopo l’atto vandalico, avvenuto lo scorso anno, che ha privato la radio della strumentazione tecnica per la diffusione, sono state tentate più soluzioni.
La programmazione in streaming non raggiunge molti ascoltatori che non hanno supporti tecnologici adatti; nel corso del processo era stato chiesto di poter effettuare un sopralluogo e verificare i danni, ma ciò è ormai sostanzialmente inutile sia per il protrarsi dei tempi che per il mancato rinnovo dell’autorizzazione da parte del vescovado casalese; l’area su cui era installata la stazione emittente è stata richiesta per più utilizzi e per non fare particolarismi non è stata assegnata a nessuno.
Adesso è stato avviato l’iter per poter trasmettere da San Giorgio Monferrato; un disguido burocratico ha rallentato il rilascio delle autorizzazioni, ma vi è già stato posto rimedio. Una delle due bande utilizzate è quindi in funzione, sebbene sottodimensionata, infatti adesso l’uscita è a 24 watt, tecnicamente può raggiungere la potenza di 1000 watt, però occorre aspettare i rilievi dell’Arpa per sapere quanto effettivamente possano raggiungere. Per la seconda banda don Guido sta cercando una postazione nelle colline vicine.
Il suo rammarico è grande, la radio era davvero una comunità, era la compagnia per molti anziani soli, per tante persone che ascoltavano i programmi e seguivano le messe e i rosari che erano trasmessi due volte al giorno. Per avere un aiuto ha anche scritto una lettera a papa Francesco, ma per il momento non è arrivata risposta.
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