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Fino al 9 marzo – Fontanetto Po: Donna, come ti chiami?

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Due lettere

Fontanetto Po. Da venerdì a domenica all’auditorium Viotti con la compagnia TeatroLieve diretta da Giovanni Mongiano. «Una rappresentazione incentrata sulla donna fra personaggi descritti nel teatro e personaggi reali».

All’auditorium Viotti tre serate con la compagnia TeatroLieve, da venerdì 7 a domenica 9 marzo, per Donna, come ti chiami?, il lavoro realizzato e diretto da Giovanni Mongiano. L’idea, come spiega il regista, nasce da due fattori, per questa prima stagione proporre rappresentazioni particolari per ricorrenze significative, come il Giorno della memoria, e mantenere una promessa, far diventare uno spettacolo una performance del 2008 sulla poesia civile. Ecco allora una rappresentazione «incentrata sulla donna sia come personaggi descritti nel teatro che personaggi reali» basata sull’elaborazione drammaturgica dei testi operata da Mongiano, che ha lasciato intatto solo il quadro tratto dall’opera di Brecht Terrore e miseria del III Reich, presentato come La moglie ebrea. «È la decomposizione degli affetti», la moglie ebrea di un agiato medico si allontana per evitare conseguenze sul marito, solo apparentemente dispiaciuto. Nella cornice delle poesie della Szymborska, autrice polacca, si inseriscono altre figure. Dai monologhi per sole attrici di Wesker il regista ha tratto ispirazione per Due lettere, atto unico incentrato su una donna disabile. Attraverso i suoi scritti e il diario dell’ultimo giorno di vita verrà tracciato il ritratto della Politkovskaja, la giornalista uccisa dalla polizia russa per i suoi reportage sulla Cecenia. La scenografia è parte integrante dell’opera: «un fondale in movimento, una serie di proiezioni correlate a ciò che si recita e una serie di dipinti, “Donne di carta”, realizzati appositamente da Maria Giulia Alemanno ».

Silvia Baratto Venerdì 7, sabato 8, ore 21, domenica 9 marzo, ore 16.30, auditorium Viotti, Fontanetto Po.
Per informazioni e prenotazioni 377.2674936.

Nella foto: Una cena di Due lettere.

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