Santhià. (b.l.) L’azienda ha pagato gli stipendi.
Ancora problemi per la Ifi – Iniziative ferroviarie italiane (ex Magliola), di Santhià, azienda con 180 dipendenti: da venerdì 14 giugno i lavoratori erano scesi in sciopero a causa del mancato pagamento dello stipendio. Pagamento che è poi stato effettuato dall’azienda il 19 giugno: l’attività è ripresa il giorno seguente. La ditta ha però fatto sapere di aver chiesto la cassa integrazione fino al 24 agosto per il calo dei volumi di produzione.
«Alle assemblee dei lavoratori – spiega Ivan Terranova, segretario provinciale Fiom-Cgil – si è presentato il sindaco Angelo Cappuccio che si è offerto di organizzare un incontro tra l’azienda, il Comune, i rappresentanti sindacali e il Ministero del lavoro (di cui è sottosegretario il parlamentare locale Luigi Bobba) per tentare di trovare una soluzione; la società infatti lamenta la mancanza di liquidità come scoglio alla ripresa piena della produzione. I dipendenti si dimostrano sfiduciati, ad aprile la Regione era intervenuta in modo superficiale lasciando la situazione inalterata. Al momento siamo in attesa di conoscere la data dell’incontro».
Ed è proprio la mancanza di liquidità nelle casse aziendali che ha causato il ritardo nei pagamenti e lo sciopero degli scorsi giorni. Tra i saldi mancanti, secondo le parti sociali, non ci sono solo gli stipendi, ma anche le tredicesime, i fondi Cometa, i contributi sindacali e la cassa integrazione.
0 Commenti
Siamo spiacenti, nessuno ha ancora lasciato un commento !
Ma puoi essere il primo: lascia un commento !