In occasione dei lavori di costruzione di un edificio nel sito industriale, nel 2007. Sono i resti del reattore nucleare sperimentale poi smantellato per realizzare l’«Avogadro»? La segnalazione inoltrata nel novembre scorso, indagini affidate ai Carabinieri del NOE. Presentata un’interrogazione parlamentare
SALUGGIA. (u.l.) – Nel maggio del 2007, in occasione dei lavori di costruzione di un edificio industriale nel sito dell’azienda allora denominata Sorin Site Management srl (attualmente LivaNova Site Management srl) ubicata nell’area industriale saluggese, sarebbe avvenuto un «interramento di rifiuti radioattivi», mai comunicato dall’azienda alle autorità. A denunciarlo è un ex dipendente Sorin, che nel novembre scorso si è rivolto alla sede nazionale di Legambiente, a Roma, per segnalare il fatto al Nucleo Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente. Secondo il denunciante «tali rifiuti radioattivi potrebbero essere tuttora sepolti ad una minima profondità, ricoperti dalla pavimentazione in cemento, e potrebbero verosimilmente derivare dall’attività di gestione di un reattore nucleare sperimentale che Sorin avrebbe utilizzato negli anni ‘60-’70 e che successivamente sarebbe stato smantellato per fare posto al deposito nucleare “Avogadro”».
La segnalazione è molto precisa: riporta infatti le coordinate del punto in cui i rifiuti sarebbero stati interrati. «Tali rifiuti – secondo Legambiente, che ha formalmente inoltrato la segnalazione ai Carabinieri – possono costituire un probabile danno sotto il profilo sanitario ambientale, disperdendo la radioattività nel terreno e mettendo in pericolo anche l’importante falda acquifera sottostante che, tra l’altro, alimenta i pozzi del più esteso acquedotto del Piemonte, l’Acquedotto del Monferrato, i cui pozzi sono collocati a circa un chilometro a valle (nel senso di scorrimento della falda) rispetto al luogo del presunto interramento dei rifiuti radioattivi». Legambiente ha quindi chiesto di «svolgere tutte le operazioni necessarie per l’eliminazione della probabile minaccia imminente per la salute o per l’ambiente della zona, nonché di attivare, se del caso, le necessarie procedure di bonifica del sito».
A conoscenza delle operazioni di interramento potrebbero essere, secondo il denunciante, un ingegnere e un operaio della ditta FAS di Crescentino – che all’epoca si occuparono dei lavori – e Giorgio Cottura, dirigente di Sorin (ora LivaNova) e attuale presidente di Confindustria Vercelli. Ricevuta la segnalazione, il Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente – che ha sede a Roma – ha aperto un fascicolo, e gli accertamenti sono tuttora in corso.
Il 18 luglio scorso, ad oltre sette mesi dalla segnalazione, la deputata di LeU – ed ex presidente di Legambiente – Rossella Muroni ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Ambiente per sapere «se quanto esposto corrisponda al vero e, in caso affermativo, se il ministro non reputi urgente adottare le iniziative necessarie, per quanto di competenza, per l’eliminazione della probabile minaccia imminente per la salute e per l’ambiente della zona, nonché per attivare, se del caso, le necessarie procedure di messa in sicurezza dell’area interessata».
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