Partita divertente, molte occasioni da rete, un punto ciascuno ma la Pro resta penultima in un campionato molto equilibrato. Martedì si gioca ad Avellino
VERCELLI (u.l.) – Dal 1978 ad oggi, Pro Vercelli e Carpi si sono affrontate – a Vercelli – sei volte. Nelle precedenti cinque occasioni la partita era terminata 0-0. Oggi pomeriggio, idem: il Carpi prosegue il digiuno esterno che dura dal 16 settembre. Risultato a occhiali nonostante numerose occasioni da rete: nel primo tempo meglio la Pro, ripresa appannaggio degli emiliani.
Mister Grassadonia deve rinunciare a tre infortunati: Jidayi – fuori da un mese – non è ancora pronto, Bergamelli e Rovini sono gli indisponibili dell’ultim’ora. In difesa quindi accanto a Legati gioca Konate, il centrocampo è quello titolare con Germano e Castiglia accanto a Vives; là davanti il solito Raicevic. Nel Carpi mister Calabro fa esordire Vitturini, esterno classe ’97 che finora aveva giocato solo in Coppa Italia.
La prima mezz’ora è tutta della Pro. Al 2′ Vives lancia Bifulco in area, ma l’arbitro fischia il fuorigioco. Al 4′ cross di Mammarella e conclusione di prima intenzione di Vives, “murato” da Ligi. Ottimo inizio della Pro Vercelli. All’11′ gran palla di Ghiglione in profondità per Bifulco: Poli chiude in scivolata. Cinque minuti più tardi è Ligi a trattenere il lanciato Bifulco. Al 19′ Firenze prova l’assist in profondità in area: Colombi blocca in tuffo. Al 27′ sempre Firenze arriva al cross dalla sinistra: libera di testa Vitturini. Al 28′ tiro di Konate dai 40 metri: Colombi si salva in calcio d’angolo; batte il solito Mammarella, Germano ci prova da fuori: palla sul fondo.
A quelli del Carpi, oggi in maglia rossa, le bianche casacche della Pro devono piacere parecchio, perché in più occasioni provano a toglierle ai giocatori vercellesi; l’arbitro Abbattista vede ma non ammonisce nessuno.
Alla mezz’ora primo calcio d’angolo per il Carpi: colpo di testa di Brosco, Marcone blocca senza problemi. Sulla panchina emiliana non sono soddisfatti di come Saber sta marcando Vives: e infatti già al 32′ mister Calabro fa uscire l’italo-tunisino e manda in campo Verna.
Negli ultimi dieci minuti si segnalano iniziative di Ghiglione, Raicevic e Firenze, tutte infruttuose: si va al riposo sullo 0-0, che alla Pro sta stretto.
Nella ripresa, subito un brivido: al 50′ Germano lancia in profondità Firenze che controlla e tira, centrando il palo alla destra di Colombi. Dopo pochi minuti nel Carpi esce Manconi ed entra Nzola, che si rende subito pericoloso: ripartenza del franco-angolano e palla per Mbakogu: l’attaccante nigeriano prova l’assist di tacco, ma Legati è attento e recupera il pallone. Al 61′ il primo cambio nella Pro: Morra in attacco rileva Raicevic.
Dal 65′ al 70′, cinque minuti di assedio della Pro all’area carpigiana, e show dell’estremo difensore ospite: apertura di Vives per Firenze, stop e destro, palla alta sopra la traversa. Calcio d’angolo per la Pro, deviazione fortuita di Morra che Colombi toglie dall’incrocio dei pali. Subito dopo, girata in area di Konate: Colombi si supera ancora. Poi, ancora, colpo d’esterno destro di Bifulco in area di rigore: Colombi si salva in corner.
Grassadonia toglie Firenze e manda in campo Vajushi. Al 70′ Mbakogu scatta in ripartenza, Legati lo trattiene e si becca il cartellino giallo (il primo della partita). Il Carpi ci prova: Jelenic dalla bandierina, Ligi anticipa tutti ma mette alto sopra la traversa.
Ultimi cambi: nel Carpi Saric per Jelenic, nella Pro Altobelli per Vives (che non gradisce la sostituzione e sferra un pugno a un palo della panchina). Intanto Nzola e Mbakogu continuano a far impazzire la difesa bicciolana. Scattano altre ammonizioni, per trattenute a centrocampo: l’arbitro espone il giallo a Mammarella a e Pachonik. Quattro minuti di recupero, ma le reti restano inviolate.
Dopo dieci giornate, comunque, qualche riflessione si impone.
1. L’attacco: la “cooperativa del gol” (nove marcatori diversi, finora) nasconde un problema: la Pro non ha un centravanti da 10-15 reti a stagione. Raicevic è più un centroboa da pallanuoto: riceve palla, stoppa di testa o di petto, serva un compagno all’indietro o di lato; “fa reparto” ma non segna (finora un solo gol). Morra è una seconda punta, lesto a infilarsi nelle mischie, ma non costituisce un punto di riferimento a centro area. Polidori, su cui tanti (anche in via Massaua, quest’estate) puntavano, è scomparso dai radar: in dieci partite ha giocato la miseria di 143 minuti. E infatti, se si escludono le estemporanee goleade con Cesena e Perugia, la Pro segna pochissimo.
2. Grassadonia ha una rosa ampia ma manda in campo sempre gli stessi 14-15, tranne quando si rompono o sono a corto di fiato. In difesa Bruno ha giocato solo una partita, Barlocco poco più di mezz’ora, Grossi nemmeno un minuto. A centrocampo Pugliese e Rocca sono tuttora oggetti misteriosi. In attacco, di Polidori s’è detto sopra.
3. Quando manca Vives il reparto arretrato va in difficoltà: difensori e centrocampisti sovente cincischiano e passano la palla indietro al portiere Marcone; lo si è visto anche oggi, dopo la sostituzione del regista. Prima o poi qualche rapido attaccante avversario ne approfitterà.
4. La classifica è cortissima: tutta la Serie B è racchiusa in dieci punti, nessuna squadra ha vinto più di cinque partite. Ciò significa che vincere è importantissimo: con due-tre vittorie consecutive si passa dalla zona retrocessione alla zona playoff (e, con due-tre sconfitte, viceversa). La Pro, però, finora ne ha vinte solo due su dieci: ed è per questo che è penultima, con una media di un punto a partita. Con Brescia, Salernitana e Carpi sono stati gettati via punti preziosi.
5. Anche oggi al “Piola” meno di 2500 spettatori, abbonati compresi. Questa città merita di avere una squadra in Serie B?
La Pro Vercelli è quindi penultima a quota 10, in compagnia di Ascoli e Brescia: un punto dietro Foggia e Ternana, e un punto avanti al Cesena. Ora c’è un turno infrasettimanale: la sera di martedì 24 le Bianche Casacche saranno impegnate al “Partenio” di Avellino, contro gli irpini reduci da due sconfitte.
PRO VERCELLI (4-3-2-1): Marcone; Ghiglione, Legati, Konate, Mammarella; Germano, Vives (28’st Vives), Castiglia; Bifulco, Firenze (23’st Vajushi); Raicevic (16’st Morra). A disposizione: Nobile, Berra, Rocca, Barlocco, Gilardi, Pugliese, Grossi, Polidori, Bruno. All. Grassadonia.
CARPI (3-5-2): Colombi; Brosco, Poli, Ligi; Pachonik, Jelenic (27’st Saric), Sabbione, Saber (32’pt Verna), Vitturini; Manconi (9’st Nzola), Mbakogu. A disposizione: Serraiocco, Brunelli, Capela, Romano, Malcore, Yamga Tientcheu, Anastasio, Carletti, Belloni. All. Calabro.
Arbitro: Abbattista di Molfetta
Ammoniti: Legati (PV), Mammarella (PV), Pachonik (C).
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