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CRESCENTINO: Lo sviluppo della risicoltura tra progresso tecnologico e orientamento al mercato

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CRESCENTINO: Lo sviluppo della risicoltura tra progresso tecnologico e orientamento al mercato
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Crescentino. (s.b.) Secondo incontro con i ricercatori dell’Università “Amedeo Avogadro”.

Il secondo incontro su “Lo sviluppo della risicoltura tra progresso tecnologico ed orientamento al mercato” si è svolto giovedì 27 marzo in sala consiliare. Il primo si era svolto a febbraio e gli intervenuti avevano risposto ad un questionario che evidenziava i loro interessi; su questa base è stato approntato il secondo incontro con i relatori Vito Barone e Cinzia Mainini, ricercatori presso il Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” di Novara.

Con il pubblico, non numeroso ma molto preparato, sono stati affrontati due filoni d’indagine: le scelte colturali e le tecniche di produzione.

Le varietà sono in aumento, ma nel concreto quelle storiche continuano ad essere presenti in modo notevole e quelle nuove offrono molte possibilità, ma i coltivatori non hanno sempre un quadro chiaro e quindi la scelte della varietà può non essere adeguata. Alla fine la rosa delle scelte si riduce a pochi tipi di riso, 7 varietà coprono circa il 65% dei terreni.

La ricerca e la tecnologia svolgono un ruolo importante, però la domanda che dovrebbe guidare l’imprenditore è “a quale mercato mi rivolgo?”. Le possibilità sono molteplici, dalla produzione per la grande industria ai mercati stranieri alla differenziazione del reddito pur restando in ambito agricolo. Su questo punto la Mainini ha portato come esempio la valorizzazione turistica, quindi dalla creazione di un agriturismo all’inserimento in percorsi culturali e gastronomici, dalla valorizzazione del patrimonio architettonico anche dismesso alla creazione di percorsi di attività fisica.

Un altro aspetto della ricerca che i presenti hanno sottolineato è la ricerca a livello gastronomico e medico: dagli imballaggi sotto vuoto alle varietà con minor picco glicemico, ormai tutti gli aspetti vengono esaminati in relazione alla qualità e alla competitività sul mercato.

Nella foto: I relatori Cinzia Mainini e Vito Barone.

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