CRESCENTINO. (s.b.) Nuovi capitoli dell’annosa vicenda della centrale a biomasse: un furto (?) e un altro mandato legale.
Un faldone di documenti relativi alla Società agricola CH4 è scomparso dal mobile accanto alla scrivania del Segretario comunale. Lucia Piazza aveva in ufficio quattro faldoni, uno accanto all’altro; nel secondo erano raccolte le fotocopie dei documenti e degli atti relativi alla lunga diatriba con la ditta che ha realizzato e che gestisce la centrale a biomasse di zona Rabeto. «Era materiale che avevo raccolto io – spiega il Segretario – era qui il 2 gennaio e quando sono tornata dopo l’Epifania non l’ho più trovato». È quindi iniziata la ricerca del grosso plico, durata alcuni giorni, ma non se ne è trovata traccia; è quindi stata fatta denuncia presso la locale stazione dei Carabinieri.
Intanto siamo ormai prossimi al 23 gennaio, data stabilita dal Tribunale Amministrativo Regionale per decidere, nel merito, sul ricorso presentato dalla Società CH4 verso l’ordinanza di chiusura emessa dal Comune quest’estate. Dopo il primo verdetto favorevole alla CH4, nei giorni scorsi l’Amministrazione ha deciso di affidarsi nuovamente all’avvocato Paolo Scaparone, che già rappresentò il Comune di Crescentino nella precedente causa presso il Tar, in quel caso dalla stessa parte della CH4. La scelta nascerebbe da una questione di «fiducia», a detta del Segretario comunale. Salutati, per il momento, i legali dello studio Monti, Giorgio Razeto, Giuseppe Greppi e Massimo Conti, il mandato passa quindi a Scaparone, il quale necessita di supporto tecnico, stavolta fornito dal neo insediato responsabile dell’ufficio urbanistica Fabio Mascara.
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