CRESCENTINO. (r.c.)
Sulla questione della centrale CH4 nei giorni scorsi il consigliere Gian Maria Mosca ha scritto al vicesindaco. «Egregio signor vicesindaco Allegranza – scrive Mosca -, essendo ovvio e palese che nessuna decisione risolutiva possa essere presa dal formale sindaco, che peraltro nel corso degli ultimi mesi più volte ha manifestato la propria totale incapacità affermando a vuoto che avrebbe risolto il problema dei miasmi provenienti dalla CH4, con la presente segnalo che stanno tornando a presentarsi forti ed insopportabili gli odori dall’impianto predetto, fortemente voluto e favorito da voi amministratori di maggioranza».
«Alla luce di quanto precede – prosegue il consigliere – si rende indifferibile una seria presa in carico del problema. Quanto all’impugnazione presso il Tar della “similordinanza” redatta con contenuti tali da poter solo essere opposta con successo dalla CH4 (come dal sottoscritto previsto sin dalla prima lettura dell’atto e dichiarato pubblicamente, e come puntualmente avvenuto), ribadisco nuovamente che essa deve essere revocata in autotutela (onde emetterne altra, totalmente diversa, seria ed utile) e che laddove la causa avanti il Tar proseguisse, non potrebbe che veder soccombere il Comune di Crescentino, con grave ed ulteriore beffa e danno economico (imputabile agli attuali amministratori incapaci), anche in termini di possibile gravosa condanna alle spese di lite». «Rimango a disposizione – conclude Mosca – per impartire ulteriori direttive laddove richiestomi».
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