CRESCENTINO. (b.l.) L’ex consigliere regionale e attuale presidente provinciale di Forza Italia.
Dopo quattordici anni a Palazzo Lascaris (era stato eletto nel 2000, rieletto nel 2005 e ancora nel 2010, chiudendo da capogruppo di Forza Italia) il crescentinese Luca Pedrale da un mese non è più consigliere regionale.
A differenza di alcuni suoi colleghi, in primavera aveva commentato con fair play la decisione del suo partito di non ricandidare lui e gli altri indagati nell’inchiesta “rimborsopoli”: «Dopo 14 anni di attività in Consiglio regionale – aveva detto – ritengo giusto che si debba lasciare spazio e l’opportunità di impegnarsi in Regione per la provincia di Vercelli a persone nuove». Ma di “persone nuove” vercellesi di Forza Italia, stavolta, in Consiglio non ne sono state elette.
Lui, però, a questo “giro” elettorale non è rimasto con le mani in mano: in occasione delle comunali a Crescentino, suo paese d’origine, si è impegnato a ricucire fra le varie anime del centrodestra che da qualche anno si erano allontanate: «Sono contento di aver contribuito a riportare la pace nel centrodestra crescentinese, che così ha vinto le elezioni», dice, considerandosi il principale fautore del ricongiungimento tra Fabrizio Greppi e Riccardo Piolatto.
Ma lui, che prima di entrare in Regione era stato – negli anni ‘80 e ‘90 – vicesindaco a Crescentino e consigliere alla Provincia di Vercelli, cosa farà adesso che non ha più alcun incarico istituzionale? «Intanto sono presidente provinciale di Forza Italia. Proseguirò la mia attività politica e riprenderò la mia professione».
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