CRESCENTINO. (a.bu.) Crescentino: i due muratori moldavi che hanno scatenato il panico in via Giotto. Uno di loro, ferito da un proiettile durante la colluttazione, è stato operato.
Sarebbe l’abuso di alcol la principale causa del folle inseguimento terminato con una sparatoria, nella serata di martedì 14 gennaio. Erano, infatti, ubriachi i due muratori moldavi di 37 e 46 anni, entrambi residenti a Verrua Savoia, che a bordo di un furgone rosso hanno seminato il panico in centro. Erano dunque in due e non in tre, come in un primo momento si era ipotizzato e scritto.
Sono stati arrestati dai carabinieri con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.
Tutto è accaduto poco prima delle 19 in via Giotto, nei pressi dell’incrocio semaforico di fronte all’Istituto “Calamandrei”. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il furgone stava percorrendo la via a forte velocità zigzagando da una parte all’altra della carreggiata. Nel tentativo di evitarlo, un automobilista al volante di una Fiat Punto è andato a schiantarsi contro un muretto, poi il furgone ha centrato in pieno una Fiat Cinquecento. A quel punto, altri automobilisti terrorizzati hanno lanciato l’allarme ai carabinieri. Una pattuglia della stazione crescentinese è arrivata in via Giotto ed ha intercettato il furgone, che ne frattempo aveva imboccato una via laterale e fatto il giro di un isolato. I due muratori, però, alla vista dei lampeggianti hanno cercato di fuggire via speronando altre auto. La corsa del furgone è però terminata solo quando il motore si è rotto dopo uno scontro con una Toyota ferma al semaforo. I due sono scesi dall’abitacolo; l’autista, un marcantonio di 1 metro e 90 di altezza e oltre 100 chili di peso, ha cominciato a urlare frasi sconnesse. Un carabiniere gli si è avvicinato ed ha estratto la pistola dalla fondina la pistola; il muratore gli si è avventato contro e, nella colluttazione, dalla pistola sono partiti quattro colpi: un proiettile ha ferito il muratore al polso. L’uomo è crollato a terra, continuando ad urlare e scalciare, e ci sono voluti cinque carabinieri per riuscire ad ammanettarlo. Trasferito all’ospedale di Vercelli, è stato operato nella notte.
Nel frattempo il suo compagno, dopo un primo tentativo di resistere all’altro militare della pattuglia, si è arreso. Il bilancio è di tre auto praticamente distrutte, e due automobilisti feriti nei tamponamenti.
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