Crescentino. Lunedì pomeriggio il giuramento del sindaco e l’esposizione delle linee programmatiche. Respinte le eccezioni di eleggibilità sollevate dalla minoranza per Speranza e Borgondo.
Il Consiglio comunale d’insediamento si è svolto nella nuova sala consiliare nel pomeriggio di lunedì 9 giugno. Una piccola digressione storica prima di iniziare la seduta: la minoranza era stata posizionata a destra rispetto al sindaco, ma il consigliere Franco Allegranza ha fatto presente a Fabrizio Greppi che la sinistra, a Crescentino, si è sempre seduta, ovviamente, a sinistra. Anche Greppi ha convenuto su ciò, per cui Allegranza si è spostato all’estremità opposta mentre i consiglieri di “Crescentino ricomincia” sono rimasti a destra.
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Come da prassi, il Segretario ha letto i criteri di ineleggibilità ed incandidabilità; al termine i consiglieri Mosca ed Allegranza hanno sollevato dubbi rispettivamente su Enrico Borgondo e Carmine Speranza. Entrambi avevano parte in attività collegate alla società Ilvo che però, hanno puntualizzato, sono state lasciate all’indomani dei risultati elettorali raggiunti. Allegranza non ha votato perché non aveva avuto modo di vedere i documenti comprovanti, mentre Mosca ha partecipato alla votazione: «mi baso sulla fiducia, i documenti li vedrò nei prossimi giorni»; sono quindi apparse in mano al sindaco le lettere di dimissioni e dismissione d’incarico. Mosca ha poi commentato: «Borgondo, in qualità di tecnico incaricato da Ilvo di vigilare sulla corretta esecuzione di lavori effettuati nell’interesse del Comune, era manifestamente incompatibile con la carica di consigliere per palese conflitto di interessi. Era doveroso evidenziarlo da parte mia. Ho preso atto che dopo l’elezione ha rinunciato a detto incarico, e quindi la causa di incompatibilità è stata rimossa». Greppi ha quindi riferito le proprie dimissioni dal Consiglio e dalla Giunta della Camera di commercio ed ha chiesto alla consigliera Alessandra Gioliti quale sia il suo incarico nella Croce Rossa; «mi occupo di formazione, non sono negli organi direttivi» ha risposto la Gioliti, a cui il sindaco ha chiesto di appurare comunque la propria posizione. Il punto è stato approvato all’unanimità.
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Dopo il giuramento Greppi ha esposto le linee programmatiche. Più che ripetere il programma esposto nelle passate settimane, ha chiarito intenzioni e metodo per il futuro. Una parte delle deleghe verranno passate ai consiglieri probabilmente già nel prossimo Consiglio, che dovrebbe tenersi entro un mese. Il sindaco si occuperà personalmente dei rapporti con la Regione, che ritiene «interlocutore privilegiato dal momento che stanno andando a perdersi le Province, e anche perché le elezioni hanno portato a Torino due vercellesi». In Comune invece gli assessori saranno supportati dai colleghi, anche perché il numero degli amministratori è diminuito e chi è alla prima esperienza deve avere l’opportunità di imparare, «di ascoltare i bisogni e le richieste per dar risposte, che purtroppo non saranno sempre positive». Il motivo principale è la continua diminuzione di entrate: «in relazione ai trasferimenti Crescentino è sempre stato tartassato, quando qui prendevamo 88 euro ad abitante in Valsesia ne prendevano 100 e altri 30 perché Comunità montana». Entro luglio verranno presentate le tasse comunali, Tari, Tasi, e nel frattempo insieme al vice il sindaco aprirà il capitolo Covevar, «la tassazione più pesante che grava sui cittadini. Chiederemo a chi lo ha seguito in passato di esporci la situazione». «Altro punto è la sicurezza: gli argini non sono completati, alcuni lavori sono da progettare e mancano i fondi; andrò in Regione a capire come funziona»; Greppi non ritiene un problema la differenza di fronte politico, «anche con la Bresso abbiamo lavorato bene e i soldi sono arrivati, adesso ci sono anche Molinari e Corgnati, li inviterò a Crescentino per stabilire una stretta collaborazione. Se i progetti non sono campati per aria avremo aiuti, e sarò il primo a dare un riscontro positivo».
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In relazione alle tasse, Greppi ha esortato i Caaf ed i professionisti a far presente con congruo anticipo i problemi. Intanto verrà organizzata una riunione con le imprese edili per valutare snellimenti burocratici e agevolazioni: «a fine maggio erano stati incassati 10 mila euro di urbanizzazione, 10 anni fa tra i 2 e i 300 mila. Cercheremo di recuperare tagliando le spese e stimolando con la riduzione del 20% degli oneri per chi ristruttura; valuteremo anche la variante al Piano Regolatore». Confermata anche la riduzione delle tariffe comunali per i primi due anni delle nuove gestioni. Quattro le domande del consigliere Mosca: la possibilità di filmare i Consigli e trasmetterli in streaming; le difficoltà di accesso dei consiglieri di minoranza agli atti; se introducendo le figure dei “viceassessori” aumenteranno i costi, e infine «se dicendo che la Giunta è aperta ai consiglieri si intende anche di minoranza». Ha risposto il sindaco: personalmente non è favorevole alle riprese video, però ne parlerà con il suo gruppo; nessun costo aggiuntivo per i viceassessori, e nessuna apertura della Giunta alle minoranze. La Gioliti ha invece chiesto la convocazione dei Consigli in altro orario, ha espressamente rinunciato al gettone di presenza ed ha presentato la costituzione di un secondo gruppo, “Crescentino ricomincia giovani”. A latere il sindaco ha posto l’attenzione su questo passaggio: «è un dato politico importante, indica la distonia di Mosca rispetto al gruppo; il risultato elettorale si riflette all’interno del gruppo». Replica di Mosca: «Greppi ama poco essere controllato e contestato, tanto è vero che come prima cosa ha pensato di ordinare ai dipendenti di non parlare con i consiglieri di minoranza. Noi abbiamo una visione ed un’esigenza opposta: controllarlo sempre e contestarlo ogni volta che serve per i prossimi cinque anni. Così abbiamo raddoppiato la nostra potenza di fuoco: quando una facoltà è riservata al capogruppo noi lavoriamo il doppio. D’amore e d’accordo». «Sarà un’opposizione sui problemi e non alle persone» ha chiarito Allegranza, che ha toccato il problema dell’accesso agli atti, dei costi per i consiglieri dipendenti legati ai Consigli convocati di giorno e infine ha chiesto chiarimenti sulle modalità di lavoro della Giunta. Risposta: «la discussione è aperta a tutti i componenti della maggioranza, ma non il voto, che è riservato ai membri previsti dalla legge, non vorremmo ci fossero dubbi sull’operato». Quanto all’orario delle sedute di Consiglio, Greppi ha affermato che sarà nel tardo pomeriggio (17.30), non sarà presente il Vigile ed i gettoni verranno raccolti in un fondo comune per un’iniziativa scelta dal Consiglio, tenendo conto che saranno meno di 200 euro all’anno. La votazione ha registrato l’astensione delle minoranze.
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Sono quindi stati eletti i componenti della Commissione elettorale, di cui il sindaco è presidente di diritto. Per la maggioranza Riccardo Piolatto e Monica Albarello e per l’opposizione Gian Maria Mosca, che non ha raggiunto il quorum necessario (3 voti), ma per semplificare la procedura è stato accettato verbalmente dagli altri esponenti della minoranza. Supplenti rispettivamente Luca Lifredi, Enrico Borgondo e Alessandra Gioliti.
Silvia Baratto
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