CRESCENTINO. (s.b.) Un progetto con l’associazione “Punto a capo” di Chivasso. Un luogo d’incontro anche a Crescentino e un corso di difesa personale.
Un momento di riflessione e confronto che ha portato a progetti e collaborazioni tra associazioni ed enti: questo l’importante risultato raggiunto dalla serata “Via dalla violenza” che si è tenuta mercoledì 9 aprile in sala consiliare. Al tavolo dei relatori quattro donne, la sindaca Marinella Venegoni, l’assessore Nicoletta Ravarino, Lina Borghesio, responsabile del Centro anti violenza dell’associazione “Punto a capo” di Chivasso, e Chiara Vercellini, psicoterapeuta presso questo centro; pubblico essenzialmente di addetti ai lavori, dalla presidente del Csv Daniela Mosca ai due maestri di arti marziali che da metà maggio avvieranno un corso di difesa personale.
I dati purtroppo si conoscono, li ha ribaditi la sindaca, la violenza è nella maggioranza dei casi di tipo domestico; «molte donne – ha quindi spiegato la Borghesio – sono succubi economicamente e soprattutto psicologicamente; anche questo aspetto va tenuto in considerazione nell’aiutare le persone che si avvicinano al centro e in tutti gli aspetti del rapportarsi a loro, anche il semplice corso di autodifesa. “Punto a capo” segue alcuni casi crescentinesi e nei comuni vicini e quindi si sta ravvisando la possibilità di aprire un luogo d’incontro anche qui per dare maggior agio alle donne supportate di essere in contatto con l’associazione». Disponibile alla collaborazione anche il Csv, dando così l’opportunità di aprirsi verso il vercellese.
Nella foto: Chiara Vercellini, Marinella Venegoni, Nicoletta Ravarino e Lina Borghesio (foto Novo)
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