CRESCENTINO. (s.b.) Tra i nove progetti premiati dall’Unesco a Parigi lo scorso 6 marzo, scelti a livello mondiale per l’impegno nella promozione dei diritti umani si annovera “Un coup de pied au racisme”, “Un calcio al razzismo”, promosso dall’Unesco di Torino insieme alla Juventus. Tra le attività che componevano il progetto vi è anche Essere migrante, lo spettacolo teatrale realizzato da un gruppo di studenti dell’istituto “Calamandrei”, realizzato un due anni di lavoro coordinati dal collettivo teatrale Cet (Centro di educazione al teatro) di Casale Monferrato.
Nel corso del laboratorio sono stati posti in evidenza non solo i valori della tolleranza, bensì la prospettiva della multiculturalità come fonte di arricchimento reciproco. Questi aspetti sono stati sottolineati da Eric Falt, vice direttore generale dell’Unesco, e da Geneviève Garrigos, presidente di Amnesty International della Francia, i quali hanno concordemente riconosciuto come sia fondamentale educare le nuove generazioni in tal senso, affinché il mondo veda finalmente l’affermarsi e il consolidarsi universale dei diritti umani.
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