CRESCENTINO. (s.b.) Una delegazione di studenti, genitori e docenti è stata ricevuta in Provincia. Il vicepreside Massola: manca la corsa del sabato e ce n’è una al giovedì pomeriggio che nessuno utilizza.
I trasporti sono ancora fonte di disagio per gli studenti dell’Istituto “Calamandrei”, non molto lineari neanche i rapporti con le istituzioni. Da tempo era stato richiesto un incontro in Provincia per porre direttamente sul tavolo le necessità non recepite, anche se ormai l’anno scolatico si avvia verso la fine del primo quadrimestre. Sebbene formalmente accettato, non era stata fissata alcuna data e i tempi di attesa si stavano allungando.
Per lanciare un segnale chiaro ai responsabili provinciali gli studenti hanno organizzato una manifestazione giovedì 19 dicembre nella piazza del Comune a Crescentino; l’adesione è stata relativa, una sessantina di partecipanti, ma alcune classi erano impegnate con verifiche importanti e i ragazzi hanno idealmente delegato i presenti a rappresentarli. La mossa è stata opportuna ed il giorno seguente una delegazione formata da due genitori, sei studenti e due docenti ha incontrato la Provincia.
L’avvio non è stato dei migliori; come racconta Denise Cardinale, rappresentante degli studenti in Consiglio d’Istituto, «oltre a finestre aperte e riscaldamento che andava, hanno subito iniziato a dirci che non avevano soldi, che non potevano far fronte alle nostre richieste», ovvero avere i trasporti al sabato e pianificare l’orario di ritorno in settimana. Il momento peggiore è stato quando si sono “offerti” di togliere la corsa del giovedì pomeriggio per metterla al sabato: «non sapevamo neanche che ci fosse quella corsa – spiega il professor Giorgio Massola, che segue la vicenda fi n dallo scorso maggio – nessuno la utilizza».
Allibiti, hanno persino chiesto conferma alla segreteria della scuola; «non possono dire che hanno risolto la situazione – commenta Massola – l’hanno creata loro, dovevano razionalizzare e invece ecco lo spreco. Non hanno risolto il problema, ma sistemato la loro gaffe». La decantata soluzione al problema in realtà dovrà decantare ancora un po’, infatti il paradosso del giovedì richiederà, secondo la Provincia, almeno fi no a fi ne gennaio, inizio febbraio per essere sistemato.
Genitori e studenti attendono di vedere cosa accadrà ed entro quando; intanto, rimarcano, l’abbonamento annuale è stato pagato e sottoutilizzato. Vi è anche stato un incontro informale tra la Cardinale e l’assessore Fabrizio Casa, che rivolgerà la sua attenzione anche a questo aspetto del trasporto, oltre a quello ferroviario. Nei prossimi giorni Casa scriverà una lettera alla Provincia per sostenere e sollecitare l’adempimento delle promesse avanzate nell’incontro. Intanto oggi, mercoledì 8 gennaio, si svolgerà una riunione a Casale con un funzionario dell’assessorato regionale ai trasporti per valutare la difficile situazione venutasi a creare dopo la modifica degli orari, in vigore dal 16 dicembre, e la soppressione di alcune corse.
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