CIGLIANO. In Consiglio comunale, lunedì sera, il sindaco Giovanni Corgnati ha replicato a quanti si oppongono al progetto di realizzare un’area commerciale vicino alla rotatoria stradale al confine con Moncrivello. Corgnati avrebbe voluto discuterne anche con il fondatore del “Comitato per la salvaguardia del commercio e dell’artigianato storico di Cigliano”, ma Ugo Germano non era in aula.
La sera di lunedì 25 novembre il Consiglio comunale ha esaminato numerosi argomenti assai diversi. Fra essi spiccavano per rilevanza l’esame ed approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2013, la relazione previsionale e programmatica ed il bilancio pluriennale 2013-2015, con lunghe e minuziose disquisizioni da parte del sindaco Giovanni Corgnati, del vicesindaco Anna Rigazio e degli assessori Livio Autino, Gianni Castelli, Bruna Filippi (assente per ragioni familiari; la relazione sulle attività del suo assessorato è stata tenuta dal sindaco), Giovanni Rocco Cena, Stefano Bertotto.
Il Consiglio è stato infi ne chiuso da una comunicazione del sindaco Corgnati, il quale ha affrontato la questione del progetto comunale di creare un nuovo centro commerciale in paese, nella cosiddetta area L2. Egli intendeva in tal modo anche replicare alle affermazioni di Ugo Germano, fondatore del “Comitato per la salvaguardia del commercio ed artigianato storico di Cigliano”, che si prefigge di contrastare il piano. Il sindaco ha aperto la sua comunicazione affermando d’aver ripetutamente provato a contattare il signor Germano ma che questi non era presente in aula. Corgnati ha detto di voler comunque esprimere la sua opinione riguardo alla questione del progetto. Egli ha anzitutto asserito che un impianto commerciale di circa 39 mila metri quadri quale quello previsto a Cigliano non sarebbe defi nibile come un “mega centro”, poiché, se confrontato con altri esistenti in Piemonte, apparirebbe anzi piuttosto piccolo.
Il primo cittadino ha proseguito ricordando che il progetto era stato considerato già molti anni addietro dalla sua Amministrazione, ma che non lo si era potuto realizzare per varie ragioni. Poiché ora invece la possibilità sarebbe aperta, si è deciso a suo favore dopo averne discusso all’interno della maggioranza. Corgnati osserva inoltre che nel corso dell’esame del progetto s’era anche richiesto un parere all’Ascom e che questa associazione di categoria dei commercianti non aveva espresso un giudizio negativo sulla proposta, domandando invece che venisse assicurata la priorità alle imprese locali che avessero voluto trasferirsi all’interno del nuovo centro. Si è d’altronde progettato di fornire agli agricoltori del territorio uno spazio apposito, in cui poter esporre le proprie bancarelle e vendere direttamente i propri prodotti.
Il sindaco ricorda inoltre che la creazione del “Gigante” è avvenuta del tutto indipendentemente dalle decisioni della sua Amministrazione, poiché esso è situato sul territorio comunale di Moncrivello. Quanto alla demolizione dell’edificio del Consorzio agrario ciglianese, trattandosi d’una proprietà privata il Comune non poteva impedirne la cessione e trasformazione, mentre invece poteva porre dei vincoli nella sua ristrutturazione, ciò che ha fatto, ottenendo la riqualificazione gratuita dell’area antistante. Inoltre il primo cittadino puntualizza che «con l’apertura del Mercatò si sono creati dei posti di lavoro». Corgnati ha infi ne ribadito, in ciò sostenuto anche dagli interventi d’altri membri della maggioranza, che non si devono avere allarmismi riguardo all’impatto potenziale della concorrenza della nuova struttura sui negozi ciglianesi, che avevano già dovuto attrezzarsi per affrontare quella degli impianti sorti sul territorio di Moncrivello.
Marco Vigna
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