Brusco (M5S): il bilancio dovrebbe essere approvato entro marzo, ma questi aspettano aprile perché sanno che io vado qualche giorno in Calabria con la famiglia, nella settimana di Pasqua…
VERCELLI. Settimana “calda”, da lunedì a lunedì, per il Consiglio comunale.
L’assemblea cittadina si riunirà una prima volta lunedì 13, alle 18.30, per discutere la mozione presentata congiuntamente da tutti i gruppi di minoranza per chiedere la “revoca in autotutela del percorso amministrativo di rifunzionalizzazione delle vasche esterne del Centro Nuoto”.
Poi, anziché l’ultimo giovedì del mese come da prassi, il Consiglio – per decisione, molto contestata, del presidente Michele Gaietta – è convocato nuovamente per giovedì 16 alle 9 (in prima convocazione) e lunedì 20 (in seconda) per approvare una serie di delibere propedeutiche al bilancio di previsione, tra cui il piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti e, conseguentemente, le tariffe della Tari.
All’ordine del giorno della seduta, però, non c’è l’esame del bilancio, che secondo la legge dovrebbe essere approvato entro il 31 marzo. Perché non c’è?
Come è noto, in Consiglio la maggioranza è risicatissima: 17 voti (compreso quello del sindaco) contro 16. E’ sufficiente qualche “mal di pancia” (reale o politico) tra i consiglieri della cosiddetta maggioranza per rischiare di “andare sotto”. A preoccupare sindaco e assessori è soprattutto il fermento che agita il gruppo Cambia Vercelli, dove il consigliere Emanuele Caradonna attende da mesi una nomina (retribuita) in Atena Trading e il capogruppo Paolo Campominosi, a proposito dei «paventati aumenti della Tari, legati al passaggio ad un sistema di raccolta differenziata spinta», nei giorni scorsi ha fatto sapere che lui e i suoi colleghi non ritengono equo «che il relativo costo debba essere sostenuto interamente dai cittadini, anche il nostro socio in Atena deve fare la sua parte. Se così non sarà, il nostro gruppo non potrà fare altro che opporsi all’iniziativa».
E allora… «Allora – spiega Adriano Brusco, consigliere del Movimento 5 Stelle – prevedo che accadrà questo. Tutti sanno che, siccome io e la mia famiglia siamo emigrati dalla Calabria a Vercelli, e almeno una volta all’anno voglio che i miei figli possano rivedere i nonni, ho programmato qualche giorno di ritorno al paese ad aprile, per sfruttare i giorni festivi di Pasqua. Se il bilancio non viene approvato entro marzo, il Prefetto ingiungerà di provvedere entro un mese. Cioè entro aprile. E magari lo si voterà proprio nei giorni in cui io sarò assente. E allora qualcuno dirà che la mia è una “assenza strategica” per salvare l’Amministrazione Forte. Ma perché, anziché fare dietrologie sul mio conto, i soliti acuti osservatori politici non chiedono al sindaco e al presidente del Consiglio comunale di rispettare la scadenza prevista dalla legge?».
[nella foto: il sindaco Maura Forte, il presidente del Consiglio comunale Michele Gaietta e alcuni assessori]
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