Vercelli. (r.a.) Nella sede di piazza Zumaglini: approvato il consuntivo e alcune modifiche statutarie. Presentato il documento “Il Piemonte che vogliamo”, rivolto ai candidati alle elezioni regionali.
Duplice assemblea per Coldiretti Vercelli Biella (straordinaria ed ordinaria), che il 13 maggio ha riunito la propria dirigenza presso la sede interprovinciale di piazza Zumaglini a Vercelli per approvare alcune modifiche statutarie ed approvare il bilancio consuntivo.
Presente anche il direttore regionale di Coldiretti Piemonte, Antonio De Concilio, che ha analizzato le principali e più urgenti tematiche territoriali e regionali in tema di agricoltura e presentato il documento “Il Piemonte che vogliamo” che l’organizzazione agricola rivolge ai candidati alle amministrazioni regionali.
Tra i temi affrontati, in particolare, il nuovo Psr regionale e il rapporto con la Pac, l’operazione “Bonifica”, l’evoluzione dell’azione di Coldiretti dal lancio del Patto con il Consumatore alla mobilitazione dello scorso dicembre al Brennero, lo sviluppo della vendita diretta legata agli agrimercati e alla rete di Campagna Amica, le problematiche legate alla fauna selvatica. Dopo l’introduzione del presidente Paolo Dellarole e del direttore Marco Chiesa si è proceduto con la discussione e l’approvazione dei punti all’ordine del giorno. L’assemblea straordinaria ha approvato con voto unanime le modifiche allo Statuto della federazione interprovinciale, alla presenza del notaio, che prevedono, tra le novità più importanti, la durata in carica per il presidente provinciale per un massimo di due mandati e l’estensione del mandato degli organi sociali che passa da 4 a 5 anni.
Nell’aprire i lavori, il presidente Dellarole ha fatto il punto sulla situazione economica, sindacale ed organizzativa del settore agricolo evidenziando che, per garantire un futuro alle imprese, occorre maggior supporto dalle istituzioni e dalla politica nazionale.
E’ poi seguito un momento di dibattito dove sono state affrontate le principali tematiche di carattere sindacale, in primis le prospettive e le richieste del mondo agricolo nell’imminente scenario delle elezioni europee, regionali e comunali.
E’ stata rimarcata, in particolare, l’importanza di creare un dialogo continuo e sinergico con chi sarà chiamato a governare il territorio, affinché le potenzialità delle imprese agricole – ma anche degli agrimercati e della vendita diretta – siano valorizzate al massimo; e ciò adottando anche tutte le opportunità offerte dalla ‘legge d’Orientamento’, che valorizza la multi-funzionalità delle imprese agricole consentendo strette sinergie con le amministrazioni locali.
Come è stato ribadito nel corso dei lavori, Coldiretti, ormai da diversi anni, ha realizzato un’evoluzione del modello di rappresentanza, in particolare con il progetto di rigenerazione dell’agricoltura italiana, cogliendo al tempo le potenzialità di norme fortemente innovative come la Legge di Orientamento (Dlgs 228/2001), che ha introdotto il concetto di multifunzionalità ed ha allargato l’operatività delle imprese agricole dalla produzione alla trasformazione, per giungere sino alla vendita.
Anche per questo è importante difendere l’agricoltura “vera” da quella basata sulle rendite ed è positivo che la battaglia intrapresa da Coldiretti per sostenere chi di agricoltura vive ed opera sia sempre più condivisa: con altrettanto favore va accolto l’appoggio del ministero della Salute all’istanza lanciata dall’organizzazione agricola che, all’insegna della massima trasparenza, porterà finalmente a rendere pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero per la produzione alimentare.
Nella foto: Il direttore regionale Condiretti Antonio De Concilio
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