CRESCENTINO. (s.b.) Mirko Busto con alcuni attivisti e Salvatore Sellaro.

Nella mattinata di sabato 22 febbraio il deputato vercellese del Movimento 5 Stelle Mirko Busto si è recato in visita all’impianto Ibp-Beta Renewables (Gruppo Mossi & Ghisolfi) insieme ad alcuni attivisti e a Salvatore Sellaro. Un precedente tentativo non aveva avuto buon esito, invece a questo appuntamento sono stati accolti da dirigenti e responsabili della struttura e da Guido Ghisolfi. Busto, che professionalmente si occupa di analisi del ciclo vitale, ha potuto intrattenere un dialogo da esperto con il patron della M&G. Sono stati analizzati vari aspetti della produzione e alcune perplessità permangono. Ghisolfi ha promesso che invierà a Busto la documentazione sul bilancio energetico ambientale, anche quella coperta da segreto industriale, e il giovane politico la potrà analizzare con cognizione di causa.

La produzione e l’approvigionamento della materia prima sono state al centro della discussione, il concetto di filiera corta «varia se il tragitto è percorso con mezzi a basso impatto ambientale oppure su gomma», non basta valutare la distanza. «Abbiamo parlato della loro visione, se arrivano a lavorare sulla paglia, quindi su materiali di scarto va bene», però le preoccupazioni restano. Da un lato, non vi sono terreni marginali, va limitata la riconversione e tento sotto controllo il mercato per evitare aumenti di valore indiscriminati che minerebbero l’agricoltura. Dall’altra Busto depreca la mancanza di un piano nazionale dell’energia, con verifiche volte a valutare l’equilibrio energetico. Inoltre i certificati verdi vengono oggi dati a società come la M&G ma senza tener conto di quante ve ne siano in un’area e quindi non sommando le emissioni.

A questo proposito nel corso della visita è stata visionata la sala di controllo delle emissioni; tempo fa Sellaro aveva chiesto che fossero installati tabelloni in paese, Ghisolfi era disponibile a patto che fossero visibili anche i dati delle altre installazioni industriali della zona. Per Busto sarebbe più semplice che apparissero sul sito dell’Arpa, giacché il collegamento con l’ente è continuo.

Hanno quindi affrontato la ricaduta occupazionale. i dati non sono precisi all’unità perché più servizi sono appaltati a ditte esterne, e la produzione di bioetanolo. Ghisolfi ha asserito che al momento se ne producono 50 tonnellate al giorno, Sellaro ha espresso dubbi perché non si vedono transitare treni merci in uscita, e si è impegnato a verificare presso le ferrovie il traffico effettivo.

In conclusione, il deputato si è detto contento di aver visitato lo stabilimento Ibp, però «il problema di fondo è che siamo di fronte ad un gruppo industriale con coperture politiche forti. Si può dare fiducia, pensare che siano in buona fede, ma bisogna anche essere molto attenti, verificare cosa accade in un’ottica d’interesse collettivo. Anche i crescentinesi hanno vissuto sulla loro pelle il proliferare di impianti che hanno fatto danni e non sono sempre sostenibili dal punto di vista energetico-ambientale».