CIGLIANO. Primo Consiglio comunale. Il sindaco ha deciso di attribuire deleghe a tutti i consiglieri. Nel corso del mandato entrerà anche Giovanni Rocco Cena. Giovanni Corgnati è il capogruppo.
Il Consiglio comunale eletto il 25 maggio si è insediato sabato mattina. L’ordine del giorno della prima seduta prevedeva la verifica formale dell’eleggibilità degli eletti, il giuramento del nuovo sindaco; l’annuncio dei componenti della Giunta comunale; la presentazione delle linee programmatiche delle azioni da realizzare durante il mandato; l’elezione dei membri della Commissione elettorale comunale; la designazione dei membri della commissione preposta alla formazione degli elenchi dei giudici popolari della Corte di Assise e della Corte d’Appello; la definizione degli indirizzi per le nomine, le designazioni e le revoche dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni; i gettoni di presenza per i consiglieri.
Il sindaco Anna Rigazio ha ricordato che la legge impone una riduzione del numero d’assessori rispetto al passato, ora limitati per un comune delle dimensioni di Cigliano a quattro più il sindaco, il che ha reso necessario rivedere le competenze dei singoli. S’aveva difatti intenzione d’assicurare continuità con l’Amministrazione precedente, potendo fare affidamento su personale esperto nei rispettivi ruoli, ma la legge entrata in vigore ha obbligato ad alcuni cambiamenti Anche per sopperire alle riduzione imposta al numero di assessorati, oltre che per consentire una partecipazione maggiormente estesa all’interno dell’Amministrazione, si è deciso d’attribuire determinate deleghe a tutti i consiglieri a seconda delle loro competenze professionali. Queste ultime saranno comunicate successivamente.
I quattro assessori saranno inizialmente i seguenti: Livio Autino avrà le deleghe al bilancio, all’artigianato, all’industria, alle politiche energetiche, all’organizzazione degli uffici, all’informatizzazione, al personale. Stefano Bertotto invece dovrà occuparsi d’agricoltura, verde pubblico (delega che in passato era stata inserita fra i lavori pubblici, ora accorpata per ragioni di congruenza a quella dell’agricoltura), patrimonio comunale, turismo; Gianni Castelli è stato incaricato di viabilità, urbanistica, lavori pubblici, ambiente; Bruna Filippi ha avuto le deleghe allo sport, tempo libero, cultura, istruzione ed in più anche al commercio, perché le manifestazioni sportive e culturali coinvolgono anche i commercianti. Il sindaco Rigazio ha tenuto per sé le deleghe all’assistenza sociale, sanità, volontariato, protezione civile, partecipazione, formazione professionale, funzioni associate. Nei limiti del possibile, tutti i designati si sono visti confermare all’incirca le deleghe che già avevano ricoperto in passato. L’incarico di vicesindaco è stato assegnato a Bruna Filippi.
Nel corso del mandato amministrativo vi saranno però due sostituzioni, giacché è previsto che fra due anni e mezzo Giovanni Rocco Cena subentri a Bertotto come assessore e a Filippi come vicesindaco.
Il nuovo Consiglio è composto, oltre ad Anna Rigazio, da dodici consiglieri, tutti del gruppo “Insieme per il futuro di Cigliano”, unica lista presentatasi alle elezioni: Bruna Filippi, Gianni Castelli, Roberto Bobba, Emiliano Grigolo, Livio Autino, Giovanni Corgnati, Giovanni Rocco Cena, Stefano Bertotto, Livio Germano, Donatella Beltrame, Fernanda Civati e Claudia Saggio.
Riguardo alle linee programmatiche, Rigazio ha ribadito la sostanziale continuità con il passato ovvero con l’Amministrazione di Corgnati, da cui provengono la maggior parte degli attuali membri del Consiglio e tutti i componenti della Giunta: «Abbiamo fatto nostro il programma diffuso insieme al materiale elettorale. Essendo un’Amministrazione che continua un percorso cominciato nel passato, il gruppo, allargato, ha consapevolmente condiviso e preparato assieme il programma stesso. Non ci sono grosse novità ed intendiamo dare continuità al programma svolto sinora. La popolazione ha avuto modo di poter conoscere i nostri progetti durante il periodo di campagna elettorale. Un vanto di questa Amministrazione è che la popolazione è sempre stata informata».
Il nuovo sindaco ha evidenziato le problematiche determinate dalla condizione insolita dell’assenza d’una opposizione: «Manca il confronto con la minoranza e credo, quel che abbiamo condiviso tutti nel gruppo, che vi sarà la necessità di fare dei momenti di confronto con la popolazione, magari un paio di volte all’anno. Questo consentirà di far partecipare la cittadinanza, che potrà portare le proprie idee o magari le critiche, proprio come faceva la minoranza. Non essendoci un simile confronto in Consiglio, bisogna trovare soluzioni per far sì che la gente possa esprimersi».
L’ex sindaco Giovanni Corgnati, che ha guidato il Comune negli ultimi dieci anni ed è ora consigliere regionale, sarà invece il capogruppo consiliare. Ha tenuto un discorso in cui ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato con lui nei suoi due mandati; ha parlato della Giunta come dell’«osso duro, il nerbo» dell’Amministrazione e ha detto che ognuno dei suoi membri avrebbe potuto fare il sindaco, grazie all’impegno ed all’esperienza maturati. La scelta di Rigazio, ha però aggiunto Corgnati, è stata accettata in modo unanime, per le sue doti d’ascolto nei confronti di tutti. L’ex sindaco ha confermato che egli continuerà a prestare la sua opera per il paese, anche dopo l’elezione nel Consiglio regionale del Piemonte: «Ci sono, ci sarò, lavorerò ancora per Cigliano». Le ultime elezioni amministrative sono state, a suo parere, un successo per il gruppo “Insieme per il futuro di Cigliano”: «Abbiamo vinto due volte: primo, nessuno si è candidato contro di noi, hanno gettato la spugna sapendo che avrebbero perso; secondo, il nostro consenso è stato alto».
Corgnati si è dedicato alla fine del suo intervento alle preoccupazioni diffuse in ambito nazionale riguardo al fenomeno di pubblici amministratori accusati o condannati per illeciti, suggerendo che si dovrebbero inasprire le pene: «Per un ladro normale c’è la legge normale. Per un amministratore ladro bisogna proporre cose speciali: deve andare in galera e non uscire più. Chi ha avuto il consenso dei cittadini non può agire disonestamente». Egli vorrebbe anzi farsi promotore d’una qualche pubblica iniziativa per combattere la corruzione.
Durante la riunione consiliare sia il sindaco in carica Rigazio sia l’ex Corgnati hanno ricordato la figura ed il ruolo del compianto Valentino Nicolotti, assessore della passata Amministrazione. Anna Rigazio ha riconosciuto l’importanza della sua eredità amministrativa: «Credo che nel nostro programma e modo di lavorare abbiamo un grazie da dire a chi non c’è più». Corgnati ha asserito che «abbiamo governato con gli strumenti da lui indicati, con l’uso di nuove tecnologie dell’informatica, con progetti e misure che ci hanno consentito d’amministrare in modo razionale e con trasparenza ed informazione». Il ricordo di Nicolotti, uomo molto stimato in tutta Cigliano, è stato accompagnato da momenti di commozione all’interno del Consiglio.
Marco Vigna
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