Cigliano. Il progetto dell’Amministrazione sulla zona al confine con Moncrivello: «daremo priorità ai ciglianesi».
Il progetto dell’Amministrazione comunale di creare una nuova area commerciale in paese, nella cosiddetta “area L2” collocata al fondo di via Fratelli Rosselli al confine con Moncrivello, aveva suscitato opinioni contrastanti nella cittadinanza. La superficie interessata è di quasi 40 mila metri quadri e comprenderebbe al termine dei lavori (se il “Piano particolareggiato L2” pubblicato all’albo pretorio del Comune rimarrà immutato), strutture per aree commerciali ed anche terziarie, accanto ad un apparato d’infrastrutture formato da una piazza, aree pedonali e pista ciclabile, parcheggio ecc.
Dopo la pubblicazione della notizia il cittadino ciglianese Ugo Germano aveva annunciato, trasmettendo un messaggio al sindaco Giovanni Corgnati ed ai consiglieri comunali, la fondazione di un “Comitato per la salvaguardia del commercio ed artigianato storico di Cigliano”. Germano spiegava le ragioni che avevano condotto alla creazione del Comitato nel seguente modo. In primo luogo ricordava che Cigliano aveva una tradizione commerciale ed artigianale consolidata, che era stata posta in crisi da una serie di cause. Inoltre enumerava la crisi economica nazionale, la nascita di alcuni centri commerciali sulla strada provinciale e lo smantellamento dello storico Consorzio Agrario Provinciale. Il motivo determinante per la formazione del nuovo Comitato era però proprio il progetto del Comune riguardo all’area L2, che, a suo giudizio, se realizzato avrebbe effetti pesantemente negativi sul commercio e l’artigianato storici di Cigliano. Germano in seguito comunicava d’aver «depositato alla Segreteria del Comune, un’istanza per sospendere, mediante apposita deliberazione del Consiglio comunale, immediatamente, l’iter burocratico per la realizzazione» del progetto in questione.
Corgnati ha pertanto scritto una lettera a Germano, riassumendo il suo punto di vista sulla vicenda del progetto per l’area commerciale L2. Il sindaco ricordava che prima di formulare il progetto era stato chiesto un parere all’Ascom, e l’associazione di categoria dei commercianti non aveva dato un giudizio negativo sull’iniziativa, chiedendo invece che fosse assicurata la priorità alle imprese locali che volessero trasferirsi all’interno del nuovo centro. Il piano consisterebbe pertanto nella riorganizzazione del commercio ciglianese per favorire una sua espansione in spazi più estesi e visibili di quelli di cui dispone attualmente. Nell’area in questione, sostiene quindi il primo cittadino, non è prevista la costruzione d’un nuovo grande centro commerciale, ma di un’area commerciale, nella quale bisognerà dare priorità di collocamento ai titolari delle aziende locali che intendessero trasferirsi, e fornire agli agricoltori del territorio uno spazio apposito (essendo previsto un ampio spiazzo a ciò destinato) in cui poter esporre le bancarelle e vendere direttamente i propri prodotti.
Il sindaco era già intervenuto diverse volte sull’argomento nel recente passato, anche con una sua comunicazione in Consiglio comunale. Il primo cittadino aveva fra l’altro sostenuto che il commercio tradizionale a Cigliano aveva già sicuramente dovuto confrontarsi con quei centri commerciali che, sebbene posti sul territorio comunale di Moncrivello, sono in realtà vicinissimi al paese ed in pratica quasi contigui all’abitato, cosicché l’area L2 non dovrebbe modificare in modo negativo le condizioni di concorrenza dei negozi ciglianesi, che avevano già dovuto attrezzarsi per affrontare quella degli esercizi moncrivellesi.
Marco Vigna
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