Legambiente e Pro Natura contrarie al progetto: «si valuti l’effettiva compatibilità urbanistica dell’intervento rispetto alle norme del Piano d’Area del Parco del Po»
SALUGGIA. Le associazioni Legambiente e Pro Natura del Vercellese hanno formalmente chiesto alla Provincia di Vercelli la riapertura della Conferenza dei Servizi che, a fine 2016, su progetto presentato dai Consorzi irrigui Est e Ovest Sesia ha autorizzato la realizzazione di una centrale idroelettrica – denominata “Farini” – sull’isolotto del Ritano, sulla Dora Baltea.
Il motivo della richiesta è di carattere urbanistico: gli ambientalisti, come hanno già segnalato alla Provincia nel corso dell’istruttoria, ritengono infatti che le norme del Piano d’Area del Parco del Po vietino la realizzazione dell’impianto sull’isolotto, che costituisce il “gioiello” naturalistico della Dora nel territorio di Saluggia; chiedono quindi alla Provincia – anche alla luce di un recente pronunciamento della Direzione Ambiente della Regione – di valutare questo aspetto. «Non siamo contro la produzione di energia mediante l’idroelettrico – spiegano – ma gli impianti vanno collocati in punti opportuni del fiume, non all’interno di una Riserva Naturale. Le norme del Piano d’Area del Parco sono chiarissime: non vanno “interpretate creativamente”, ma applicate».
In paese la contrarietà al progetto è pressoché unamime: il Comune – che in Conferenza ha espresso parere negativo, e ha chiesto di rilocalizzare l’intervento – ha recentemente incaricato un legale per predisporre un ricorso contro l’autorizzazione; il gruppo consiliare di minoranza “Per Saluggia” ha avviato una raccolta di firme, allestendo un gazebo in piazza; le stesse associazioni ambientaliste hanno organizzato assemblee per illustrare ai cittadini il progetto e le sue ricadute.
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