TRINO. Produzione ferma da un anno, ammortizzatori sociali agli sgoccioli. Nei prossimi giorni un incontro tra la proprietà dell’azienda e i sindacati.
La Cementi Victoria, ditta storica del settore, fondata negli anni Trenta e di proprietà dalla famiglia Piazza, corre il rischio di avviarsi alla chiusura. La produzione è ormai ferma da un anno, e sta anche terminando la cassa integrazione per i 25 lavoratori rimasti in forza all’azienda.
Il problema è quello solito dei crediti, ma questa volta non è la difficile riscossione delle fatture emesse o dei clienti insolventi a mettere in ginocchio il cementificio, i problemi risalgono a tempi più remoti. Infatti non sono ancora stati applicati gli sgravi fiscali collegati alle due alluvioni, 1994 e 2000, che sarebbero spettati di diritto da tempo all’azienda, e nemmeno il rimborso dell’Inps versata dopo il ‘94 e che avrebbe dovuto tornare nel bilancio della società giacché rientrava nelle agevolazioni per le imprese alluvionate. Anche il sindaco Alessandro Portinaro si è interessato alla vicenda dei rimborsi, che potrebbero essere la boccata d’ossigeno utile a far ripartire l’attività produttiva.
Nei prossimi giorni è previsto un incontro tra la famiglia Piazza e i sindacati per cercare soluzioni concrete e soprattutto, a breve termine, per scongiurare il blocco definitivo.
Silvia Baratto
Nella foto: Lo stabilimento di Trino Vercellese.
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