Tra i carri di prima categoria è stato decretato vincitore “Transilvania Rock” dei BrusaCoer.
Santhià. (r.s.) Si è conclusa sabato sera, con la grande sfilata notturna dei carri allegorici, una magnifica edizione del Carnevale Storico di Santhià. Ben 29 le compagnie presenti alla manifestazione più attesa dell’anno che, grazie ai loro bellissimi costumi e ai personaggi di cartapesta unici nel loro genere, sono state capaci di richiamare migliaia di persone: diecimila la scorsa domenica, cinquemila sabato sera. Nell’affollatissima piazza Vittorio Veneto, nella tarda serata sono stati letti i verdetti dell’edizione 2014: vincitore assoluto tra i carri di prima categoria è il gruppo BrusaCoer con “Transilvania Rock”, seguito dai Butalass con “Diversamente Direzionali” e da I Burich dal Carve’ con il carro “La principessa e il drago golosone”. Tra i carri di seconda categoria la vittoria è andata al carro “Alla consolle… Re Carnevale” del gruppo Mooncravot; nei gruppi misti a trionfare è stato “Ma che min… ion vuoi?!” del gruppo I Funfi, e tra le maschere a piedi i Rubinet con “La presa della Pastiglia”.
Nella foto: Il carro Transilvania Rock dei BrusaCoer
Un tripudio di colori, di emozioni e di divertimento: come non ricordare l’attesa del mese di febbraio, con le pule, i giochi per i bambini e poi il passaggio delle chiavi alle nuove maschere e l’attesa per la sfilata di domenica baciata dal sole. Poi le serate al Palacarvè e gli appuntamenti fissi con il mercatino del gusto, senza dimenticare i momenti magici trascorsi con gli amici del Carnevale di Viareggio, quest’anno gemellato alla manifestazione santhiatese organizzata con maestria dall’Antica Società Fagiuolesca con le sue tradizioni che non tramontano mai. Martedì si è svolta la seconda grande sfilata diurna con il rogo del babaciu che ha dato l’arrivederci alla prossima edizione del carvè, mentre sabato si è recuperata la sfilata notturna di lunedì sera e si è data lettura al verdetto.
Infine un momento più intimo e di raccoglimento è arrivato quando Fabrizio Pistono, presidente dell’Antica Società Fagiuolesca, ha ricordato gli amici del Carnevale che non ci sono più, come Pier Carlo «Rufus» Robbiano, senza dimenticare un pensiero all’uomo aggredito da una gang di ragazzini nella sfilata di martedì: «Gesti da condannare e che non accettiamo» ha chiosato Pistono. Poi la festa ha ritrovato il sorriso con il gran ballo finale al Pala Carvé il cui successo ha mostrato come la gente, nonostante la crisi, abbia voglia di stare insieme e guardare oltre.
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