SALUGGIA. «Non dividetevi! Non spaccate! Ci vuole una sola lista, contrapposta a quella dell’Amministrazione uscente»: è l’ex sindaco Flavio Bruzzesi, all’assemblea pubblica di presentazione del gruppo “Un’altra Saluggia” la sera del 21 ottobre scorso al Centro Vita, ad esortare il gruppo guidato da Emanuele Pedrazzini e quello “Per Saluggia” rappresentato, nell’occasione, da Antonio Castiello, a presentarsi insieme alle elezioni comunali della prossima primavera. «Bisogna unirsi – ha proseguito Bruzzesi -, perché questi [l’Amministrazione Barberis-Farinelli, ndr] devono sparire completamente per almeno cinque anni».
La buona volontà, da parte di “Per Saluggia”, c’è: all’inizio della riunione Castiello aveva sottolineato che «nella presentazione di “Un’altra Saluggia” sono stati ripresi tutti gli undici punti che cinque anni fa stavano nel nostro programma; se si hanno le stesse idee bisognerebbe mettersi insieme». Ma Nicoletta Pozzi ha subito replicato che «magari erano i candidati che si sono presentate cinque anni fa a non essere vincenti…», e Luca Benedetto ha aggiunto: «se volete venire alle nostre riunioni lasciateci le mail e sarete contattati. Non aspettatevi richieste in carta da bollo, quelle non le mandiamo».
Ma se Bruzzesi cerca di fare da ufficiale di collegamento per tentare di unire le truppe, sempre a Sant’Antonino c’è chi di fronte a una simile ipotesi commenta «Vade retro, Satana!»: è l’ex vicesindaco Costanzo Rosa, che di Paola Olivero e del suo gruppo non vuol nemmeno sentir parlare: li dipinge come morti, con tanto di lapide e fiori. E il candidato Luca Benedetto, che già cinque anni fa si presentò (trombato, ahilui) in una lista alternativa a quella della Olivero, è sulla stessa posizione di Rosa: mai un’alleanza con “Per Saluggia”.
Olivero, Castiello, Fabio Pistan e gli altri di “Per Saluggia” dichiarano «il nostro gruppo lavora per unire», alcuni incontri riservati sono in corso. Ma Pedrazzini anziché ascoltare Bruzzesi preferisce seguire le indicazioni di Rosa: «Abbiamo già le tredici persone per presentare la lista, non abbiamo nessuna intenzione di allearci con il gruppo di Paola Olivero». E fra i tredici c’è Filippo Stramaccioni, segretario del locale Circolo del Pd (anch’egli trombato cinque anni fa), che ha abbandonato “Per Saluggia” e stavolta cercherà di essere eletto in Consiglio con “Un’altra Saluggia”.
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