Vercelli. (s.b.) Due mostre di giovani artisti.
Foto: Un’opera di Luca Zurzolo.
Resterà allestita sino al 13 aprile presso lo StudioDieci Disturbante, la mostra di Luca Zurzolo, nell’ambito della rassegna “Meno30”, a cura di Diego Pasqualin. I volti rappresentati sono tutti diversi ma accomunati dall’indeterminatezza, anonimi nella nebulosità dei tratti, ritratto di un’umanità che ha perso l’individualità e di conseguenza se stessa. Per Zurzolo «i miei lavori sono un tentativo “felice” di esorcizzare, attraverso immagini nude e crude, la coscienza di ciò che disturba, che crea disagio nella testa di un singolo individuo. L’impressione è di un coinvolgimento emotivo e profondo, intimo». La mostra è aperta ogni sabato e domenica dalle 16 alle 19.
Ultime stanze, la personale di Irene Pittatore, sarà invece in esposizione sino al 20 aprile. Apre la rassegna “Katastrofè – La crisi e le sue forme” curata da Roberto Mastroianni, curatore d’arte e filosofo, con la quale si propone d’indagare il nesso crisi-trasformazione alla luce della “teoria delle catastrofi” di René Thom, per la quale i fenomeni naturali e sociali sono un insieme di equilibri dinamici che si modificano attraverso repentini “eventi catastrofici”. Con installazioni, foto e video realistiche l’artista mira a «palesare le contraddizioni e i conflitti tra: la crisi, la forza vitale e l’attività umana che spingono alla trasformazione e l’ordine discorsivo del potere, che ne impone un’immagine pacificata». Aperta da giovedì a sabato dalle 16 alle 19.
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