TRONZANO. (r.t.) Il sindaco Chemello sulla gestione del Cisas.
All’assemblea del 21 novembre scorso il Comune di Tronzano ha espresso parere contrario alla proposta di assestamento di bilancio del consorzio Cisas.
Il sindaco Andrea Chemello ne spiega i motivi: «Dal 2010 l’assemblea del Cisas ha emesso cinque delibere di indirizzo sulla gestione delle strutture, in cui sempre veniva ribadito che la spesa necessaria al loro funzionamento era totalmente finanziata dalle rette degli ospiti. Nel luglio 2012 si è iniziato però a parlare di appalto di servizi, che a differenza dell’appalto di concessione (quello in iter adesso a Tronzano) si fa perché l’ente non sostiene più gli sbilanci. A Santhià e Cigliano, dove è presente personale del consorzio, la concessione avrebbe potuto funzionare, invece l’assemblea ha dato un nuovo indirizzo con appalto di servizi.
Conoscendo bene la situazione del nostro soggiorno anziani, già allora votammo contro la proposta. Nel passaggio da Asl a Cisas, il consorzio chiese una proroga sul ritiro del personale Asl dalle strutture, che venne accettata, ma con la richiesta di un rimborso per il costo del personale Asl nelle Rsa di Cigliano e Santhià per il periodo dal 1° gennaio al 30 luglio 2012: la trattativa si concluse con un accordo sul pagamento del 50% da parte del consorzio. Motivo in più per noi di votare contro. Dal 18 novembre 2010 al 7 marzo 2013 in tutte le deliberazioni di Cda e di assemblea consortile del Cisas aventi ad oggetto la gestione delle strutture di Cigliano 1 e 2, di Livorno Ferraris e di Santhià, nonostante la modifica dell’ipotesi da appalto di concessione ad appalto di servizi, è stato sempre ribadito dal presidente Canova e dal direttore Botto che la gestione delle strutture continuerà ad essere svolta senza alcun onere a carico del Consorzio, poiché la quota di gestione delle strutture è interamente finanziata dalle rette dei degenti, ma dopo soli quattro mesi dalla deliberazione di marzo, l’assemblea ha adottato un’ennesima deliberazione in cui si ammette che la gestione non risulta garantire il pareggio finanziario e che la funzione primaria del Consorzio non è quella di gestire le strutture».
«La scorsa settimana – prosegue Chemello – è arrivata infine la proposta di aumento della quota pro capite a carico dei Comuni. Questa non può essere chiesta in sede di assestamento di bilancio; così facendo viene, in sostanza, falsificato il risultato della gestione 2013 che evidentemente è in squilibrio; questo anche a causa di una maggiore spesa, inspiegabilmente non inserita nel bilancio di previsione, per il canone di locazione della struttura di Cigliano 2 (82 mila euro) e alla minor entrata di 150 mila euro per la carenza di posti letto occupati.
Il presidente Petrino ha detto che non c’è alternativa, ma secondo me l’alternativa esiste: chiudere il bilancio in disavanzo, certificarlo e poi individuare le responsabilità e chiedere i danni, invece della solita “amnistia generale”». «Prima che ne risponda il Comune di Tronzano, che aveva fatto rilevare il problema a suo tempo, occorre verificare eventuali responsabilità legate alla mala gestione di tutta la “faccenda” case di riposo. Nessuno – conclude il sindaco – intende mettere in dubbio la buona fede di nessuno, ma è a mio avviso evidente che sussistono livelli di responsabilità, tecnica e politica, non omogeneizzabili e non è più tollerabile che siano sempre i cittadini, nel loro complesso, a pagare per tutti e per chiunque».
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