Saluggia. (d.ga.-u.l.) Biomedicale: la multinazionale turca dopo aver acquisito la Cid sembra voler proseguire lo shopping. Cautela da parte dell’azienda, dei soci e dei sindacati.
La notizia l’ha data La Stampa, con un articolo di taglio basso della pagina di economia sull’edizione di domenica 4 maggio: l’amministratore delegato di Alvimedica, Cem Bozkurt, in un colloquio con un giornalista avrebbe rivelato l’interesse ad acquisire «alcune divisioni e controllate di Sorin»: in particolare, secondo il quotidiano torinese, il settore valvole cardiache. «Abbiamo avviato contatti – avrebbe detto Bozkurt, che La Stampa chiama Boskurt – con le banche e i fondi che detengono parte del pacchetto azionario di Sorin».
Alvimedica, multinazionale turca del settore biomedicale che produce stent e altri dispositivi cardiaci, continuerebbe così nella politica di acquisizioni che l’ha portata, negli ultimi anni, a inglobare altre aziende del settore: la turca Nemed, l’americana In.Vivo e, a dicembre 2013, la saluggese Cid (Carbostent & Implantable Device), che era nata nel 2008 proprio da uno spin-off di Sorin.
Sul fronte Sorin per il momento prevale la cautela. Gabriele Mazzoletti, responsabile della comunicazione aziendale di Sorin Group, commenta: «a noi non risulta, e la notizia ci sembra un po’ azzardata, tanto più che le valvole sono il fulcro della produzione di Sorin».
Il maggiore azionista di Sorin Group è la Bios spa, che ha sede a Milano, detiene circa il 19% delle quote della Società ed esprime il presidente Rosario Bifulco e l’amministratore delegato André-Michel Ballester. Ma anche qui sembrano sorpresi dalle dichiarazioni di Bozkurt: dall’ufficio stampa comunicano che non sanno quali siano le fonti del giornale che ha riportato la notizia.
Anche il sindacato attende di saperne di più. Il segretario provinciale della Filctem Cgil, Severino Gasparini, spiega che «la Rsu (Rappresentanza Sindacale Unitaria) aziendale ha chiesto un incontro all’azienda per capire da dove provengano queste informazioni. Era già stata fissata una riunione per giovedì 8 maggio, e all’ordine del giorno saranno sicuramente previsti dei chiarimenti da parte dell’azienda in merito a questa notizia». «A titolo personale – aggiunge Gasparini – questa “uscita” mi sembra anomala: solitamente queste dichiarazioni appaiono ad accordi fatti, a posteriori di comunicati stampa provenienti direttamente dalle aziende, da entrambe le parti. Inoltre Sorin produce valvole, ma anche defibrillatori, pacemaker e macchine cuore–polmone: perciò, se – come ha dichiarato Bozkurt – Alvimedica volesse acquisire soltanto il settore valvole, l’azienda andrebbe scorporata, e la questione sarebbe complessa». Conclude il sindacalista: «Se questa notizia fosse fondata, sarebbe un ulteriore perdita di conoscenze che l’Italia avrebbe: consegneremo così un’altra azienda “fiore all’occhiello” del nostro Paese ad imprenditori esteri. In ogni caso, prima di prendere una posizione ufficiale attendiamo chiarimenti dall’azienda». Sempre a La Stampa, Bozkurt avrebbe dichiarato che, «ad acquisizioni completate», Alvimedica procederà all’«apertura di un nuovo centro mondiale di ricerca a Saluggia». Intanto lunedì, alla riapertura della Borsa dopo l’annuncio di Bozkurt, il titolo Sorin ha guadagnato il 3%.
Nella foto: Rosario Bifulco e André-Michel Ballester (Sorin Group).
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