CRESCENTINO. (s.b.) I rilievi della magistratura contabile sul bilancio. Nella delibera ci dicevano: aumentate le tasse.
In merito alla delibera inviata al Comune dalla Corte dei Conti questa primavera, il vicesindaco e assessore al bilancio Franco Allegranza spiega: «Quella delibera è arrivata il 26 aprile scorso ed è stata portata in Consiglio comunale dal presidente Dario Gallo il 30 maggio.
La Corte fa una serie di rilevazioni e “invita”, non “impone” o “diffida”, il Comune a tenerne conto». Vengono sottolineati alcuni passaggi: “la prima criticità riscontrata riguarda l’equilibrio di parte corrente, che è raggiunto mediante l’utilizzo dell’avanzo d’amministrazione (67.000 euro), i contributi per permessi di costruire (822.661,37 euro).
Inoltre l’esame […] evidenzia il finanziamento delle spese correnti ordinarie mediante altre entrate non ripetitive quale il recupero dell’evasione tributaria”. Il rendiconto esaminato riguarda il consuntivo 2011; «fino al 2012 – afferma Allegranza – era concesso dalla legge inserire a copertura del titolo I del bilancio, quello delle spese correnti, fino al 75% degli oneri di urbanizzazione.
In quell’anno avevamo incassato la maggior parte dei contributi della Mossi & Ghisolfi, e per evitare l’incremento delle tasse e il ritocco delle tariffe avevamo pensato di usarli per la Tarsu. Su questo punto nella delibera della Corte vi sono 3 o 4 pagine, dove si rileva che il bilancio pareggia con entrate straordinarie che non è detto siano ripetibili, quindi è a rischio la futura copertura ». La normativa è poi cambiata e dall’anno successivo l’equilibrio della spesa per la raccolta rifiuti doveva essere raggiunto mediante la copertura totale da parte dell’utente, dando così il via ad una serie di aumenti.
Alla fine delle 11 pagine di delibera la Corte invita l’Amministrazione comunale ad “adottare misure gestionali necessarie a prevenire qualsiasi compromissione dell’equilibrio della parte corrente, assicurando il bilanciamento strutturale tra entrate e spese, senza rischi per i futuri equilibri di bilancio”. «Il che vuol dire – commenta Allegranza – “aumentate le tasse”. Lo sapevamo già, la nostra è stata una scelta consapevole per non pesare sui cittadini». L’evasione tributaria di cui i revisori temevano l’aleatorietà si è dimostrata reale, portando nella casse comunali circa 50 mila euro di Tarsu arretrata.
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