Vercelli: l’iniziativa “Qui si cerca…”, giunta alla quinta edizione, mantiene intatto l’obiettivo di stimolare un confronto su diverse tematiche sociali
VERCELLI. Tutti i giovedì, alle 17.30, la libreria S. Andrea ospita gli incontri di “Qui si cerca”; sovente gli argomenti trattati gravitano intorno ai temi dell’integrazione e dell’intercultura, «anche per avere una continuità con la Festa dei Popoli» spiega Alfonsina Zanatta, che insieme alla Pastorale Universitaria di Vercelli ha dato vita al progetto.
Durante l’appuntamento dello scorso 23 novembre si è parlato di idee ed esperienze di convivenza assieme all’ospite Maria Rosa Pantè, che presso la sua abitazione di Borgosesia offre ospitalità a rifugiate senza dimora. La signora Panté aiuta queste donne nella ricerca del lavoro, il fine del suo progetto è quello di renderle autonome anche se, come lei stessa ammette, quando si aiuta qualcuno è difficile non eccedere nell’erogazione di consigli. La sua testimonianza ha dato vita ad un dibattito sugli ostacoli incontrati dai rifugiati che cercano di ottenere una propria indipendenza economica e Suor Alfonsina ha ricordato che dobbiamo lasciare libere le persone che aiutiamo, per poi aggiungere: «volere il bene delle persone non vuol dire impossessarsene».
Per questi incontri si è scelto di sistemare le sedie a cerchio: questa disposizione aiuta il dialogo anche se, complici la timidezza e l’ostacolo dato dalla lingua italiana, alcuni ragazzi originari del Mali, della Costa D’Avorio e della Guinea riscontrano una certa difficoltà nell’esporre le proprie opinioni. Suor Alfonsina, moderatrice del dibattito, interpella i partecipanti chiedendo loro di presentarsi, in modo da dare a tutti l’opportunità di esprimersi. Spesso presenziano agli appuntamenti operatori del carcere, volontari, insegnanti, studenti e membri della società civile interessati ai temi trattati. Suor Alfonsina spiega che “Qui si cerca…” è nato per favorire il dialogo, lei crede fermamente nell’importanza della dimensione relazionale.
Giovedì 30 novembre ci sarà il prossimo incontro, intitolato “Tolleranza e persecuzione – A 500 anni dalla riforma protestante”, che vedrà la presenza di Gabriella Silvestrini, docente di Storia del pensiero politico presso l’Università del Piemonte Orientale. Partendo da un contesto storico come quello della riforma di Martin Lutero si arriverà a trattare tematiche legate all’attualità.
Il 7 dicembre lo spazio sarà dedicato a sei storie di migranti, mentre il 14 dicembre verranno analizzate le vicende dei pittori italiani nella Spagna del’500. Successivamente, dopo una breve pausa natalizia, a gennaio si aprirà un nuovo ciclo di incontri.
Sara Mazzola
[nella foto: un momento dell’incontro]
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