ALICE CASTELLO. (r.g.) Conferenza di servizi in Provincia: i tassi di percolato e ammoniaca sotto la discarica continuano ad essere alti. Nella nuova vasca “Alice 3″ vengono abbancati 1500 kg di ri uti a metro cubo anziché i 750 previsti.
Il progetto per il recupero della discarica di “Alice 2″ è da rifare. Martedì 8 aprile presso la Provincia si è tenuta la Conferenza di servizi per fare il punto sul progetto portato avanti dalla società Alice Ambiente srl fin dal 2006, e le notizie non sono buone: è infatti emerso che i quantitativi di percolato e di ammoniaca trovati sotto la discarica sono simili a quelli di otto anni fa, e quindi il progetto di bonifica non può considerarsi completato.
Nel 2006, quando la Provincia di Vercelli si rese conto che la discarica Alice 2 perdeva percolato a causa di una impermeabilizzazione non ottimale, decise di affidarne il recupero a un privato. La scelta fu giustificata dal fatto che l’operazione, lunga e complessa, non poteva essere finanziata dall’ente; il privato – la Alice Ambiente srl – presentò un progetto di recupero che prevedeva, fra l’altro, l’apertura di una nuova vasca per la bonifica (chiamata “Alice 3″) con l’indicazione – ma non la prescrizione – di poter abbancare non più di 750 kg al metro cubo.
Martedi scorso in Provincia, presenti il Comune di Cavaglià e come uditori il Comune di Tronzano e il Movimento 5 Stelle, è stato reso noto che il tasso di percolato e di ammoniaca è ancora alto. Inoltre sulla questione vi sarebbe un’indagine della Procura. I dubbi riguardano la quantità di materiale conferita nella nuova vasca di recupero (che tanti, soprattutto gli ambientalisti, considerano una nuova discarica): sebbene fosse stata indicata una quantità non superiore ai 750 kg per metro cubo, in realtà sarebbero stati immessi rifiuti per 1500 kg per metro cubo. Arpa e Provincia temono che il sovraccarico abbia fatto collassare i pozzi di mungitura interni alla discarica, fondamentali per ridurre la produzione di percolato.
In questa situazione aumenta il rischio di inquinamento della falda acquifera. Gli ambientalisti allora chiedono, in vista della prossima riunione per la revisione del progetto, una garanzia fideiussoria sul lavoro che Alice Ambiente srl andrà a fare nei prossimi 29 mesi.
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