ALICE CASTELLO. Da tempo gli uomini del gruppo A.I.B. (Anti Incendi Boschivi) perlustrano il territorio intorno al paese e provvedono a ripulire boschi, corsi d’acqua e radure da ogni tipo di rifiuti. Ma quest’anno la situazione è più grave del solito: disseminati tra dirupi e colline che lambiscono il vicino lago di Viverone, l’A.I.B. ha trovato enormi quantità di rifiuti. Una tonnellata di “rumenta”, che ha raccolto e accatastato in un cortile interno del Municipio. «Quest’anno – conferma il sindaco Vittorio Petrino – si può parlare di vera e propria emergenza in quanto il materiale ritrovato ha superato la tonnellata. Un’enormità». E in quell’ammasso ora accatastato nel cortile interno del municipio, c’è effettivamente di tutto: divani, al vestiario, pezzi di sanitari (lavabi e wc), batterie per automobili. Tutto materiale che si potrebbe conferire gratuitamente nelle aree ecologiche della zona (una, per esempio, si trova a Santhià) ma che viene gettato indiscriminatamente nei boschi circostanti creando degrado e inquinamento. «L’operazione di raccolta – prosegue il sindaco – per fortuna è stata svolta gratuitamente dal gruppo A.I.B. alicese guidato da Claudio Pivetta, altrimenti sarebbe costata migliaia di euro. Ora però dovremo far fronte alle spese di smaltimento, che – oltre ad essere elevate – non potranno nemmeno seguire il protocollo di raccolta differenziata». Un problema, quello dell’abbandono dei rifiuti, con cui Alice combatte da anni e che potrà essere debellato solo con politiche di prevenzione, visto che quelle di repressione sono fallite. «Le telecamere nei boschi – spiega Petrino – non si possono mettere, inoltre le guardie forestali e i guardiacaccia sono sempre meno. Questo ha determinato una crescita esponenziale degli abbandoni di rifiuti. Per debellare questo fenomeno non ci resta che l’educazione: progetti educativi soprattutto per i giovani».
Nella foto: I rifiuti ammassati nel cortile del Municipio
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