ALICE CASTELLO. Il sindaco Bondonno fa il punto della situazione del Comune a poco più di due mesi dal cambio di Amministrazione. C’è chi non ha versato l’Ici dal 2009 al 2011 né l’Imu del 2012. È una questione di equità, chi non paga deve essere perseguito.
Il sindaco Luigi Bondonno, entrato in carica a fine maggio, si trova ad affrontare una serie di questioni e problemi derivanti in parte dalla difficile situazione socioeconomica nazionale ed internazionale, in parte da vicende alicesi pregresse.
Come ha organizzato la Giunta e il lavoro dell’Amministrazione?
Ci siamo dotati d’una organizzazione interna: i due assessori che sono in Giunta con me, Andrea Sarasso e Ivano Salussolia, hanno specifiche deleghe: Sarasso (che è anche vicesindaco) ai lavori pubblici, all’urbanistica ed alla viabilità; Salussolia al bilancio ed all’agricoltura. Attorno al nucleo costituito dalla Giunta si dispongono tutti i consiglieri, i quali hanno ottenuto delle deleghe informali per cooperare direttamente all’attività amministrativa; ad esempio, il consigliere Domenico Salussolia è incaricato della cultura, in considerazione della sua esperienza nella precedente Amministrazione nella gestione della Biblioteca comunale “Sorelle Benedetto” e della sua competenza professionale in campo culturale. Sarasso e Salussolia sono tecnicamente degli “assessori esterni”, poiché hanno dato le dimissioni da consiglieri dopo l’elezione, in modo da consentire l’ingresso in Consiglio di Stefano Pellerino e Claudia Occleppo, due candidati non eletti della nostra lista. Gli assessori hanno poi scelto due loro collaboratori, nelle persone di Paolo Salussolia per Andrea Sarasso (per l’urbanistica, viabilità, cura del patrimonio) e di Claudia Occleppo per Ivano Salussolia (per il bilancio): i due assessori hanno così una sorta di “braccio destro” all’interno del Consiglio.
Il rodaggio è terminato?
Siamo ancora in una fase d’avvio, ci prendiamo ancora il mese d’agosto, dopo di che vorremo fare serate d’informazione pubblica. Siamo ancora nella fase di presa di conoscenza delle situazioni. Abbiamo però già individuato una serie di problematiche che dovranno essere affrontate, quali la politica fiscale, la situazione sociale del paese, il restauro del Castello, la condizione ambientale della discarica.
Qual è la situazione economica del Comune?
L’Amministrazione sta ponderando le scelte riguardo al bilancio di previsione, che è un tema caldo, ed alla Iuc (Imposta Unica Comunale), la nuova imposta che aggrega tasse e tributi dovuti da una parte alla produzione di rifiuti (Tia, Tarsu, Tares), dall’altra al possesso della casa (Imu). Essa è costituita da una serie di parti: la tariffa Tari sulla produzione di rifiuti; la Tasi, che copre i servizi indivisibili (illuminazione, sicurezza ecc.); l’Imu sul possesso d’immobili. Non vorremmo accrescere ulteriormente il livello di pressione fiscale, ma questo intento deve anche essere conciliato con le norme ed i parametri imposti dalle leggi statali in vigore: gli utenti devono corrispondere con la Tari al totale della spesa richiesta, anche se per quanto riguarda la tassa sui rifiuti non vi saranno particolari variazioni; c’è poi l’incognita della Tasi, nuova imposta creata solo quest’anno. Inoltre i trasferimenti dallo Stato ai Comuni sono sempre più ridotti e che ciò restringe ulteriormente le risorse a disposizione degli enti locali, che sono quindi obbligati a trovare fonti di finanziamento in altro modo. Abbiamo intenzione di chiedere il recupero delle tasse rimaste insolute degli anni precedenti, poiché alcuni non le hanno ancora pagate. Ci siamo trovati in una situazione in cui non sono stati recuperati gli insoluti dell’Ici dal 2009 al 2011, né quelli dell’Imu 2012. Nell’autunno procederemo al recupero. È un segnale che vuole dare questa Amministrazione: è corretto che tutti paghino, senza far passare il concetto che chi non paga non viene perseguito. Verrà fatta un’azione analoga anche per quanto riguarda l’acqua: ci siamo accorti che ci sono parecchi insoluti anche nelle utenze dell’acquedotto. Far pagare tutti è una misura di giustizia, non essendo equo che vi sia chi non abbia corrisposto il dovuto, ed è anche modo per evitare che il malcostume di non pagare le imposte si diffonda. Sulla questione delle tasse organizzeremo, dopo le ferie, una serata informativa, la prima di una serie su temi di attività amministrativa.
Come si sta muovendo l’Amministrazione nel settore dei servizi sociali?
Vorrei creare un micronido, assicurare un servizio prescolastico e postscolastico, sia per la scuola primaria sia per quella dell’infanzia, istituire un servizio di “extrascuola” per la scuola primaria, e in più dar vita all’attività di lezioni integrative per ragazzi della scuola secondaria di I e II grado. Attribuisco grande importanza alla scuola, anche per meglio consentire alle famiglie con figli di dedicarsi ad attività lavorative; però, specialmente per la creazione d’un micronido, bisogna valutare i costi e i potenziali iscritti. Il paese presenta purtroppo forme di povertà, per cui l’Amministrazione comunale appoggia le associazioni di volontariato che cercano di combattere il disagio sociale, come “Il granello di senape”: si tratta di una onlus sorta all’interno della Caritas parrocchiale e che ha svolto negli anni passati una serie d’interventi in campo socio assistenziale. Arrivano ad Alice per chiedere aiuto anche persone residenti in altri paesi: questo dimostra che l’associazione sta lavorando bene. Mi sono personalmente interessato per mettere in contatto “Il Granello di senape” con il consorzio Cisas. Inoltre vorrei creare una consulta delle associazioni alicesi al fine di promuovere le loro iniziative e sviluppare una fattiva collaborazione fra i gruppi esistenti.
Come si intende intervenire sul castello?
Il castello avrebbe dovuto già ricevere un intervento di messa in sicurezza con rifacimento del tetto e delle facciate, secondo quanto aveva programmato l’Amministrazione Petrino. Il costo previsto era di mezzo milione di euro, e avrebbe dovuto essere totalmente finanziato con i proventi della discarica. Ma la somma non è ancora pervenuta e quindi questi lavori non si sono potuti compiere. Il primo intervento di cui ci occuperemo sarà comunque destinato all’intonaco e alle tegole; per il momento sarà un’operazione di sola messa in sicurezza dell’edificio, evitando la cura del suo aspetto estetico in senso stretto. Questi 500 mila euro potrebbero essere gli ultimi soldi provenienti dalla discarica. A noi pare più equo impiegarne una parte per altri tipi di servizi o interventi. Non vorremmo riservare al Castello tutto ciò che è rimasto e che non basterebbe comunque a rendere l’edificio funzionale. Il completamento del restauro del castello dovrebbe quindi avvenire con altre risorse: fondi europei, per esempio. Per ottenerli sarà necessario presentare un progetto completo.
Qual è la posizione dell’Amministrazione comunale sulla questione della discarica?
L’impianto si ripartisce nella discarica propriamente detta, che prende il nome di “Alice 2”, e la vasca di bonifica costruita per il recupero della prima, denominata “Alice 3”. Si è riscontrato un aumento della presenza di percolato, ovvero metalli pesanti ed ammoniaca, nel sito, e bisogna provvedere alla sua messa in sicurezza. L’inquinamento è circoscritto alle zone limitrofe nell’ordine di 50-100 metri attorno alla discarica, ma è una situazione a cui porre particolare attenzione. Durante l’ultima conferenza dei servizi convocata dalla Provincia di Vercelli si è chiesto alla società incaricata “Alice Ambiente srl” di preparare un progetto destinato all’installazione di 18 nuovi pozzi di bonifica, e di presentarlo entro il 31 luglio. La Alice Ambiente ha però chiesto una proroga sino al 30 settembre; a quel punto sarà convocata un’altra conferenza dei servizi. Inoltre il consorzio intercomunale che sinora ha avuto la supervisione della discarica presumibilmente scomparirà alla fine dell’anno, e non si sa quale ente lo sostituirà. La situazione riguardante Alice 2 ed Alice 3 appare perciò incerta sia sul piano ambientale che giuridico. Il Comune sta seguendo con attenzione la vicenda sotto entrambi gli aspetti, ecologico e legale. Vi sono invece pochi dubbi sul fatto che la discarica sia ormai prossima alla chiusura: probabilmente sarà esaurita nel 2015.
Quali sono i prossimi lavori pubblici in programma?
Nell’immediato vi saranno l’asfaltatura delle strade e la conclusione dei lavori per il depuratore, che richiedono 180 mila euro. Questo impianto di depurazione deve essere portato a compimento, poiché in caso contrario si rischierebbe di dover pagare una multa salatissima in conseguenza delle norme europee che disciplinano la materia.
Marco Vigna
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