CRESCENTINO. Mancano 300 mila euro: «possiamo evitare di accendere un mutuo?».
A seguito della rinuncia del Comune all’acquisto dell’oratorio di via San Giuseppe, il parroco don Edoardo ha lanciato un appello alla comunità per reperire i fondi mancanti per completare la costruzione del nuovo Oratorio. I lavori stanno procedendo, arrivando alla Madonna del Palazzo si possono vedere i pilastri che si ergono e la recinzione rossastra del cantiere spicca nella bruma autunnale.
La Cei (Conferenza episcopale italiana) finanzia il 75% della spesa, che supera il milione di euro, ma servono ancora 300 mila euro. Venendo meno la vendita del vecchio Oratorio la somma è totalmente da reperire: “La parrocchia – spiega don Edoardo – sarà costretta a fare un mutuo bancario (con tanto di spese di interessi). La domanda è questa: potremmo evitare questa ulteriore spesa? Ci rendiamo conto della crisi, ma se ci fosse una generale mobilitazione, con poco di ciascuno, potremmo farcela. Allora noi sacerdoti ci rivolgiamo a tutti: fate un giusto obolo, secondo le proprie possibilità! Così potremo dire che ci sentiamo partecipi di questa opera ed esprimeremo concretamente l’appartenenza a questa comunità. Il sacrificio sarà ripagato, perchè le realtà che lo richiedono, saranno apprezzate di più. Grazie per la vostra generosità!”. Così si conclude l’avviso letto al termine delle celebrazioni.
Non è un momento facile per la parrocchia di Crescentino: la necessità di pagare i lavori man mano che procedono, continuare a sostenere l’attuale struttura utilizzata per molteplici attività, trovare soluzioni insieme agli altri componenti del consiglio di amministrazione dell’asilo privato per la manutenzione del verde. Si vedrà nei prossimi mesi quale sarà la risposta dei crescentinesi.
Silvia Baratto
Nella foto: il parroco mostra i lavori in corso a vescovo e sindaco.
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